La Comunità Islamica apre le braccia ai rifugiati Afghani: “Supporto spirituale e materiale”

Disponibilità all’assistenza religiosa, al supporto e all’accoglienza. La Comunità Islamica di Piacenza apre le braccia ai rifugiati giunti dall’Afghanistan alloggiati nel centro dell’Aeronautica di San Polo per trascorrere il periodo di quarantena.

Da quanto si è appreso si tratta di undici nuclei familiari, con tante donne, anziani e minori, di religione islamica. Tra le richieste avanzate c’è stata infatti anche quella di un tappeto per la tradizionale preghiera in ginocchio. “Siamo a disposizione – spiega Yassine Baradai, presidente della Comunità Islamica di Piacenza – per fornire assistenza spirituale e religiosa ai nuovi arrivati, spero che una volta superata la quarantena si possa anche organizzare una visita col nostro Imam. E poi naturalmente siamo disponibili per dare un supporto anche ai bisogni materiali di queste persone”.

“Credo che sia importante testimoniare insieme agli Afghani fuggiti – aggiunge – dal paese dominato dai Talebani, che c’è un Islam diverso, più autentico e fondato su valori profondi, che insieme si può respingere l’intolleranza e la convivenza anche tra fedi diverse è possibile. Siamo pronti a fare la nostra parte per aiutare queste persone anche più avanti anche quando i riflettori inevitabilmente si spegneranno, appena riceveremo indicazioni offriremo la nostra risposta di sostegno”.

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