Tempo di vendemmia, Montesissa “Sarà un’ottima annata” foto

Tempo di vendemmia nelle vigne a Piacenza, in questi giorni le cantine sono alle prese con la raccolta delle uve destinate ad essere utilizzate come base per lo spumante.

Pinot nero, chardonnay, marsanne e a partire dai prossimi giorni anche i nostri tipici ortrugo e malvasia. In Valnure, le cantine Romagnoli hanno iniziato proprio con il pinot nero, stessa scelta – insieme all’uva chardonnay, per le Cantine Bonelli in Valtrebbia, con vendemmia al via nel fine settimana. In questi giorni sarà la volta anche per la cantina La Ratta di Vernasca e Torre Fornello in Valtidone, sempre con basi per lo spumante. Passando a Gazzola, per la cantina Luretta, il lavoro inizierà la prossima settimana, così come l’azienda agricola Distina di Castellarquato, che darà il via alla raccolta con la malvasia di candia.

La vendemmia è preceduta dalle cosiddette campionature, ci spiega Ilaria Montesissa dell’azienda vitivincola Montesissa di Buffalora, a Rezzano di Carpaneto. “Testiamo le nostre uve, raccogliendo i singoli acini di grappoli d’uva in diverse esposizioni, lungo i filari, in modo che il nostro enologo – spiega – possa testarne i parametri. Partiamo sempre con i vitigni per le basi dello spumante. In questo caso l’uva non deve essere mai raccolta a maturazione completa, perché ne va preservata quell’acidità che dà freschezza e rende più piacevole le nostre bollicine”. “Nei giorni scorsi abbiamo iniziato la raccolta del pinot nero, chardonnay e marsenne, per proseguire con ortrugo e malvasia – continua – e poi non ci fermeremo più. I parametri sono abbastanza buoni per andare avanti con le altre tipologie”.

Il 2021 è stato un anno particolare, con molta neve e una primavera decisamente fresca che ci ha regalato un’estate esplosa davvero solo pochi giorni fa. “In realtà quest’anno abbiamo avuto delle stagioni ben definite – continua Ilaria – con un inverno ‘normale’, con tanta neve che ha fatto solo bene, una primavera piovosa e poi un’estate con un’escursione termica ben definita, tra il giorno e la notte. E questo è perfetto per il vino. Le stagioni – ride – sono importanti. Ci sono tutte le premesse per un’ottima annata, ma noi teniamo le dita incrociate fino a quando non si sarà conclusa la vendemmia. Non vorremmo dover affrontare ancora una grandinata come quella del 2019”. Altro tema riguarda gli stagionali. “Durante la vendemmia abbiamo bisogno di 4-5 persone in più, per la raccolta dell’uva. Diciamo che se una volta avevamo più richieste che disponibilità, sia da parte di tanti giovani che di donne (casalinghe durante il resto dell’anno, e operaie stagionali durante la raccolta nell’uva o dei pomodori per ‘arrotondare’, ndr), negli ultimi anni invece tocca a noi dover cercare chi ci venga a dare una mano”

Informazioni raccolte grazie al contributo di Matteo Cordani, sommelier Fisar Piacenza

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