Tamponi in farmacia, Federfarma: “Richieste raddoppiate, aumenteremo offerta e orari”

“Le prenotazioni per fare il tampone dopo il 15 ottobre sono raddoppiate, la situazione è ancora sotto controllo speriamo che le forniture dei test non si arrestino”.

Anche le farmacie piacentine devono far fronte all’impennata di richieste di test antigenici rapidi (che hanno una validità di 48 ore) in vista dell’entrata in vigore – venerdì 15 ottobre – del green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro. Il presidente del Federfarma Piacenza Roberto Laneri spiega che nella nostra città la disponibilità di tamponi è ancora sufficiente a rispondere all’incremento della domanda, ma parecchie farmacie dovranno cambiare l’organizzazione del lavoro. “Diversi colleghi si sono attrezzati per far fronte a 30-40 persone da testare al giorno – fa notare ,- visto che i tamponi si fanno soltanto su prenotazione e per evitare code e assembramenti viene effettuato un esame ogni 10-15 minuti. In alcuni casi verrà utilizzato un operatore dedicato solo ai test, coprendo tutto l’orario lavorativo del negozio che può arrivare anche a 10 ore al giorno”.

Ma chi sono le persone che faranno il tampone per presentare il green pass al posto di lavoro? Visto che la durata del test è di 48 ore ne serviranno anche tre a settimana e quindi a regime si arriverebbe a fare tantissimi tamponi. “Ci sono situazioni assai diversificate – spiega Laneri -, dagli irriducibili del vaccino, e alcuni di questi hanno già prenotato anche più sedute dopo il 15, a chi si è deciso solo all’ultimo di farsi vaccinare ed è in attesa del proprio turno, oppure ha già fatto la prima dose e sta aspettando che gli arrivi il certificato verde sul telefono”. “Al momento a Piacenza siamo preparati – sottolinea – per far fronte alla domanda destinata a aumentare nei prossimi giorni, anche perchè le scorte sono sufficienti. Speriamo che non accada come con le mascherine, ad un certo punto diventate introvabili, e confidiamo nel fatto che più persone si rendano conto che non è possibile andare avanti facendo test ogni due giorni e si decidano di fare il vaccino”.

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