Rappresentatività Consorzio di Bonifica, la lista di minoranza “Come giocare a poker con le carte truccate”

Consorzio di Bonifica, nuovo capitolo della disputa tra la lista di minoranza “Giustizia e Trasparenza” e il neo presidente Luigi Bisi. Di seguito l’intervento completo di “Giustizia e Trasparenza”. 

Dispiace che il neo Presidente del Consorzio di Bonifica, anziché attardarsi sugli zero virgola delle percentuali di voto, non abbia colto l’occasione per raccogliere il messaggio espresso a gran voce dai consorziati per una modifica radicale del sistema elettorale, che da decenni impedisce una vera rappresentatività del proprio voto. Visto che desidera sottilizzare occorre informare i consorziati stessi che le percentuali indicate dalla Bonifica nel comunicato pubblicato il 18 novembre vanno precisate. La lista “Giustizia e Trasparenza” infatti ha ottenuto nella sezione 1 il 32,97 % e nella sezione 2 il 29,60 %. Nella sezione 3 e sezione 4, quelle dei grandi proprietari di immobili e di terreni non abbiamo potuto partecipare, per ovvie ragioni. Quindi il dato imputato del 30 % – nelle sezioni in cui la nostra lista ha potuto concorrere – ha ottenuto complessivamente più del 30%, come correttamente abbiamo affermato in Consiglio. Inoltre quello che la maggior parte dei lettori e probabili contribuenti non sa è che grazie al sistema elettorale medioevale vigente (voto per censo), consentito e normato dalla virtuosa Regione Emilia Romagna, la lista “Giustizia e Trasparenza” con 1.171 voti raccolti nella sezione 1 e 2 ha ottenuto solo 3 consiglieri mentre il listone delle categorie economiche con soli 435 voti nella sezione 3 e 4, ha ottenuto ben 12 consiglieri. Un po’ come giocare a poker con carte truccate con il placet del croupier…

Quanto invece al Comitato Amministrativo eletto secondo Statuto spiace ancora una volta che il Comunicato citi l’art 24 ma non l’art. 27. Infatti pur essendo stabilito che la nomina dei rappresentanti nel Comitato Amministrativo è prerogativa del Consiglio di Amministrazione, deve tuttavia essere “composto in moda da garantire la pluralità della contribuenza”, intendendo con ciò – come chiunque legga capisce – la necessità di assicurare la più ampia rappresentatività dell’organo, esattamente garantendo la presenza di una “pluralità” di opinioni e posizioni diverse. Pluralità quindi come espressione del “pluralismo”, nel rispetto delle varie componenti del corpo elettorale e come necessaria conseguenza del carattere democratico dell’ente, come si spera che tutti desideriamo. Su questo aspetto abbiamo chiesto anche l’interpretazione della Regione che auspichiamo arrivi nel più breve tempo possibile. Auspicando comunque che l’insieme del Consiglio di Amministrazione possa lavorare con impegno per proporre una ragionevole modifica del sistema elettorale oltre a sollecitare nuovamente il voto elettronico.

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