“Afghanistan – La luce di un sogno”, al Tg1 servizio dedicato alla mostra di Prospero Cravedi video

Il Tg1 ha dedicato un ampio servizio alla mostra fotografica di Prospero Cravedi e Maria Vittoria Gazzola dal titolo “Afghanistan 2005-2021 – La luce di un sogno”, che sarà visitabile fino al 30 gennaio 2022 presso la sede delle Suore Scalabriniane in piazzetta San Savino a Piacenza. Un omaggio al fotografo piacentino mancato nel 2015, che realizzò il reportage insieme alla giornalista Maria Vittoria Gazzola.

C’è stato un tempo, in questi mesi dopo la conquista del potere talebano e la ritirata delle forze internazionali dall’Afghanistan, che sembra lontano, quando le speranze di costruire un paese moderno e pacifico sembravano solide e durature. Le foto e il reportage che Maria Vittoria Gazzola e Prospero Cravedi hanno realizzato nel 2005, al seguito dell’intervento militare italiano, ci raccontano di quel nuovo inizio di allora, l’ennesimo per questa nazione bellissima ma segnata da un lungo destino tragico di guerre e di povertà.

Oggi, con la responsabilità di molti se non di tutti, questo sogno si è nuovamente infranto. Nelle foto e nei racconti del 2005, a pochi anni dall’intevento militare a guida americana che dopo l’ 11 settembre 2001 ha liberato il paese dai talebani, si vedono le donne a scuola, studentesse ed insegnati, oppure in ospedale ad esercitare la professione medica, ma anche a gestire un atelier di moda o una radio. Si vede uno sforzo collettivo di ricostruzione del paese, con le istituzioni locali, i militari italiani, le ong e le associazioni, si vede l’ospedale di Gino Strada e di Emergency, con la dottoressa piacentina Stefania Calza. Si vede un paese povero ma bellissimo, pieno di contraddizioni e di problemi, sotto una occupazione militare straniera, che con orgoglio e fierezza vuole costruire il proprio futuro. Si intravede il segno di una società viva che vuole andare avanti. Oggi questo sogno si è bruscamente arrestato.

La costruzione della democrazia con l’uso delle armi si è ancora una volta rivelata una drammatica illusione. Molti errori e molti limiti e tanti interessi economici e geopolitici si sono consumati sulla testa della popolazione. Ma questo reportage del 2005, quando probabilmente questa illusione sembrava possibile, ci dice anche che non tutto, di questi vent’anni, è perso. Un seme è stato comunque piantato. Le donne e la società afghana hanno vissuto anni di progresso che hanno comunque modernizzato il paese. Oggi è importante aiutare i profughi in uscita, con corridoi umanitari e con una accoglienza dignitosa. E’ necessario sostenere le persone e la società civile dell’Afghanistan a resistere sotto il regime talebano con gli strumenti pacifici della politica e della diplomazia, garantendo un flusso di aiuti umanitari significativo, rafforzando il ruolo della cooperazione internazionale e delle Ong, difendendo le libertà e i diritti umani, non lasciandoli soli ed isolati.

Il reportage del 2005 ci mostra quello che è stato, il sogno che in queste ore sembra svanito ma che speriamo potrà ancora tornare, nonostante il ritorno dei talebani. Sono il segno che ci deve spingere a far si che questo sogno possa continuare. Queste foto e questi racconti ci possono sensibilizzare su questa realtà, entrare in empatia con quelle bambine di allora, oggi donne adulte, e spingerci tutti, ognuno nel proprio ambito, ad aiutare la società afgana e i suoi profughi, arrivati numerosi anche in Italia, a non arrendersi. Perché questo meraviglioso paese possa resistere e trovare, anche in mezzo al buio di drammatico ritorno al passato, il proprio futuro.

MOSTRA FOTOGRAFICA

Afghanistan 2005 – 2021

La luce di un sogno

di Prospero Cravedi e Maria Vittoria Gazzola

Aperta fino al 30 gennaio 2022. Visite su prenotazione telefonando al numero 351 5088718

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