Hiv e Aids, serata informativa a Spazio 4 “Nessuno può sentirsi al sicuro”

Sono passati 40 anni dalla scoperta dei primi casi di Aids nel 1981: molti passi avanti sono stati fatti sul piano della ricerca e delle cure, ma la lotta all’Aids non è finita. Un messaggio forte e chiaro arriva dai professionisti delle Malattie Infettive dell’Ospedale di Piacenza, rivolto a tutta la comunità: “Non si può abbassare la guardia su quella che è stata un’epidemia per molti anni e che oggi è una patologia ben lontana dall’essere debellata. Dopo 3 anni  – con un picco nel 2018 –  di calo di nuove infezioni, nel 2021  – i dati sono aggiornati a ottobre – sono stati riscontrati 15 nuovi casi di infezione da Hiv, + 2 rispetto al 2020, ovvero più di un caso al mese”.

Contemporaneamente, molti passi avanti sono stati fatti sul piano della ricerca e delle cure: l’Hiv si può diagnosticare tempestivamente con il test e, sebbene non esista una cura che consenta la guarigione dall’infezione, ci sono terapie efficaci in grado di tenerla sotto controllo. Infatti, le persone con HIV che aderiscono scrupolosamente alla terapia possono vivere una vita normale. Fondamentale quindi, oltre alla prevenzione e all’esecuzione del test HIV in caso di dubbio, anche l’informazione: non tutti sanno ad esempio che le persone che assumono la terapia antiretrovirale impediscono la trasmissione di HIV ai propri partner: “U=U”, cioè “undetectable” (virus non rilevabile nel sangue) significa “untransmittable” (virus che non si trasmette).

Sarà proprio la diagnosi tempestiva, insieme alla sierofobia, al tema del virus non rilevabile e non trasmissibile e alla Profilassi pre-Esposizione (PrEP), uno dei principali temi discussi nell’incontro informativo e di dibattito “Hiv E AIDS: 40 anni di ricerca e lotta” che Arcigay Piacenza Lambda ha organizzato martedì 14 dicembre alle ore 21 a Spazio4.0 di Via Manzoni 21 (ingresso da Via Millo 4) a Piacenza, in collaborazione con l’Unità operativa malattie infettive dell’ Ausl di Piacenza. A discuterne, il Dr. Alessandro Ruggeri, medico dell’Unità operativa malattie infettive dell’Ausl di Piacenza, e il Dr. Davide Bastoni, Presidente Arcigay Piacenza e medico specialista in medicina d’urgenza.

“A Piacenza i pazienti che accedono almeno una volta all’anno al reparto di Malattie Infettive sono oltre 700: il 90% è in terapia antiretrovirale, mentre 120 hanno già una diagnosi di Aids” – informa il dottor Ruggeri -. Il medico aggiunge “L’identikit di chi contrae l’infezione è mutato rispetto al passato: rarissime le infezioni fra i tossicodipendenti, oltre il 90 per cento sono invece acquisite per via sessuale, senza escludere donne e persone al di sopra dei 60 anni. Questo significa che nessuno può sentirsi al sicuro: il concetto di categorie a rischio deve essere abbandonato. Si deve prestare attenzione ai comportamenti a rischio: il virus si diffonde attraverso la via sessuale. Tutte le fasce di età sono potenzialmente a rischio di essere colpite dal virus dell’HIV: in Malattie Infettive il più giovane sieropositivo seguito ha 20 anni, il più anziano 86. La raccomandazione valida per tutti non può che essere di condurre una vita sessuale responsabile, adottando le giuste precauzioni per impedire la trasmissione. Cosa fare in caso di dubbio? “Eseguire il test: se l’infezione viene individuata in tempo, si può ben gestire la malattia, grazie alle potenti ed efficaci terapie disponibili”.

Il dottor Bastoni specifica che durante la serata di martedì sarà possibile fare in loco test rapidi gratuiti per l’HIV, dalle 21 alle 24, ricordando che a Piacenza è possibile eseguire il test nell’ambulatorio delle Malattie Infettive al piano terra dell’edificio 9 dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle 15.30, con accesso libero e gratuito.

L’ingresso alla serata è consentito solo con il Green Pass. Per info: piacenza@arcigay.itsito di Arcigay Piacenza Lambda – Pagina Fb Arcigay Piacenza Lambda – profilo Instagram: @arcigay_piacenza_lambda.

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