“Servizio di guardia medica e Ps Castello ripristinati con diverse condizioni pandemiche”

Cgil, Cisl, Uil, con le categorie dei pensionati e della Pubblica amministrazione e sanità, hanno incontrato martedì 4 gennaio, i vertici dell’azienda sanitaria locale di Piacenza. L’incontro con la direzione Asl è stato di ampio respiro ma principalmente incentrato su alcuni temi: accorpamenti delle guardie mediche delle zone di montagna, sospensione del servizio di Pronto Soccorso all’ospedale di Castelsangiovanni causa Covid e trasformazione del reparto di geriatria del Guglielmo da Saliceto in posti letto Covid.

“Premesso che esprimiamo una forte preoccupazione rispetto al contesto epidemiologico che si è venuto a creare in questi giorni, con i dati che parlano di un incremento esponenziale dei contagi e del relativo incremento delle attività di contact tracing e delle Usca, la Direzione dell’azienda sanitaria ha comunicato il temporaneo accorpamento delle guardie mediche di Bobbio e Ottone e di Ferriere e Bettola, per garantire il funzionamento delle Usca e la continuità assistenziale. Abbiamo sollecitato risposte rispetto alla temporaneità di queste scelte, segnalando come siano indispensabili il mantenimento dei presidi di medicina territoriale anche e soprattutto nelle zone interne, lontane del Comune capoluogo.

Analogamente, sono state fornite le conferme richieste rispetto alla trasformazione temporanea del reparto di Geriatria in reparto Covid e della momentanea interruzione del servizio di Ps a Castelsangiovanni al fine di salvaguardare come Covid free la struttura di Castello e garantire la piena operatività chirurgica. Tutte le attività verranno quindi ripristinate non appena le condizioni pandemiche lo permetteranno, con particolare riferimento al ripristino del servizio guardia medica in montagna che Asl ha confermato essere strategico e irrinunciabile. Il confronto – concludono – rimane aperto e il monitoraggio costante, con l’obiettivo di salvaguardare la copertura dei bisogni assistenziali anche in questa fase di pandemia, garantendo risposte ai bisogni della popolazione delle fasce di anziani e fragili, che non possono restare indietro”. (nota stampa)

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