Cooperazione sociale e volontariato, si rafforza la sinergia “Così la Fondazione si mette al servizio della comunità”
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Il Terzo Settore piacentino fa squadra per il territorio con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano. L’ente di via Sant’Eufemia – con un contributo di 80mila euro – ha deciso infatti di supportare il progetto sperimentale “Fare Rete a Piacenza si può – Protagonisti del nostro futuro“, avviato da Sol.Co. Piacenza e Csv Emilia.
I dettagli del progetto, che punta a un rafforzamento della sinergia tra mondo del volontariato e della cooperazione sociale alla luce della riforma del Terzo Settore, sono stati illustrati nella mattinata del 4 febbraio nel corso di una conferenza stampa presso la sede della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Sono intervenuti il presidente e la vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, rispettivamente Roberto Reggi e Nicoletta Corvi; il presidente del Consorzio Sol.Co. Pier Angelo Solenghi e la responsabile della sede di Piacenza di CSV Emilia Raffaella Fontanesi.
“Si tratta di un’iniziativa che in realtà va avanti già da qualche mese fa: il nostro obiettivo è mettere insieme volontariato e cooperazione sociale per alzare l’asticella della qualità dei servizi, senza sovrapporsi nei progetti – ha spiegato Solenghi -. Per far ciò, inoltre, è importante lavorare a stretto contatto con l’ente pubblico per programmare al meglio gli interventi. Ci siamo dati un anno per creare qualcosa di positivo, puntando soprattutto sulla formazione e sui giovani. Cercheremo, in tal senso, di promuovere ulteriormente il servizio civile, perché è uno strumento per coinvolgere i ragazzi ed impegnarli in azioni positive”. “I bisogni del territorio sono tanti e complessi e riguardano non solo l’ambito sociale, ma anche quello della salute, del lavoro e dell’educazione – ha aggiunto Fontanesi -: con questo progetto l’ambizione è quello di rispondervi attraverso sperimentazioni concrete, partendo da progettazione e programmazione comune. Il 16 febbraio ci sarà un primo seminario utile proprio per avere una formazione su questi temi e per condividere ciò che si sta già facendo sul territorio”.
Il presidente della Fondazione, Roberto Reggi, punta forte sull’iniziativa. “La nostra scommessa – ha detto – è che queste risorse che impegniamo si moltiplichino nel tempo, portando molte altre risorse sul territorio. Potremmo definirla come un’operazione di ‘leva’”. Per la vicepresidente Nicoletta Corvi “il concetto fondamentale è quello del servizio che si mette al servizio. Non basta infatti fare, ma occorre fare bene: per questo la Fondazione investe sulla qualità degli interventi. Ci mettiamo al servizio delle realtà del territorio per fare crescere la comunità In tutti i suoi aspetti. Qualità, comunità e condivisione sono le parole chiave: non vogliamo essere solo erogatori di contributi, ma avere anche un ruolo attivo nei progetti”.
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