“Io faccio l’amore, non faccio la guerra!” Perchè seguire l’esempio di questo giovane

Riceviamo e pubblichiamo il contributo di Maria Clara Cavallini, psicologa presso il centro Tice di Piacenza sul tema della guerra.

“Ogni giorno sono impegnata nel mio lavoro con tanti giovani. Ieri uno degli adolescenti che seguo è arrivato al centro con i segni di un bacio appassionato sul collo.“Hai visto?”, mi ha detto indicando i segni del bacio, “Io faccio l’amore, non faccio la guerra!”. Molti adulti si sarebbero imbarazzati o gli avrebbero risposto di coprirsi il segno e di essere più discreto. Perchè gli adulti spendono tanto tempo a parlare di guerra e si imbarazzano quando vedono un succhiotto? Quello che accade è un meccanismo psicologico che si attiva quando abbiamo paura: parlare di ciò che ci spaventa, controllare le notizie in modo ossessivo, ci dà l’impressione di avere una sorta di controllo su ciò che sta accadendo, anche se il più delle volte non è così.
Gli eventi, per lo più, sono imprevedibili e a volte pensare a tutto ciò che sta accadendo di negativo ci fa restare fermi immobili.

Cosa possiamo fare, quindi, per smettere di osservare e diventare agenti attivi di cambiamento? Esattamente quello che ha detto questo adolescente. Passando più tempo a parlare di amore e a fare l’amore. Questa foto è un’immagine chiara e semplice che racconta una generazione di adolescenti che adesso più che mai hanno voglia e bisogno di amore. E di pace. Dedichiamo lo stesso tempo che passiamo a guardare le notizie a fare l’amore e a parlare di pace”.