L’assessore Opizzi dimissionaria: “Estranea alla vicenda contestata, confido nella magistratura”

Ha dato le dimissioni da assessore all’Urbanistica del Comune di Piacenza Erika Opizzi, dopo aver appreso di essere indagata nell’ambito della vasta e articolata indagine della Procura di Piacenza sulla corruzione.

L’ex assessore comunale viene tirata in ballo insieme al parlamentare di Fratelli d’Italia Tommaso Foti nella vicenda relativa a una convenzione urbanistica per la gestione di un parcheggio in via Genova a Piacenza. Secondo l’accusa, l’imprenditore Nunzio Susino, finito in carcere, avrebbe consegnato 3mila euro al deputato piacentino, “al fine di ottenere il compimento di atti contrari ai doveri d’ufficio” da parte dell’assessore Opizzi (compagna di partito di Foti) “per agevolare la stipula, a condizioni favorevoli per il privato”, della convenzione. Opizzi respinge le accuse di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e sottolinea come gli atti fondamentali citati nelle indagini “sono stati assunti dalla precedente amministrazione”. L’ex assessore con ogni probabilità presenterà una memoria difensiva. Ecco la sua lettera integrale: 

“Ho consegnato nella giornata di ieri nelle mani del Sindaco Patrizia Barbieri, che ringrazio per la fiducia concessami in questi anni, le mie dimissioni da Assessore del Comune di Piacenza. Ho svolto il mio ruolo sempre ispirandomi ai principi di trasparenza e di giustizia, senza mai aver compiuto atti contrari al bene pubblico o che potessero inficiare il lavoro dell’Amministrazione di cui sono onorata di aver fatto parte e che, come ribadito dagli inquirenti, risulta del tutto estranea a qualsiasi ipotesi di reato. Ma in nome dello stesso principio di trasparenza, pur ritenendomi io stessa estranea al reato contestatomi, ho ritenuto giusto assumere questa sofferta decisione sia per tutelare il prosieguo dell’attività di questa Amministrazione, ma soprattutto per lavorare tranquillamente al fine di raccogliere la documentazione necessaria per dimostrare inequivocabilmente che non non ho compiuto alcun atto contrario ai doveri del mio ufficio, né ho mai tratto né ho fatto trarre intenzionalmente e consapevolmente alcun vantaggio a chicchessia.

Già da ora voglio evidenziare che gli atti fondamentali (delibera Giunta comunale n.91/2017, delibera Consiglio comunale n.20 del 31/03/2017 e permesso di costruire n.12 del 12/04/2017) sono stati assunti dalla precedente amministrazione. A ciò aggiungasi che la convenzione attuativa di tali atti è stata approvata con delibera di Giunta n.395 del 28/11/2019 all’unanimità, visionata da ben due Direttori generali dell’Ente e dal notaio stipulante nonché sottoscritta, come per legge, dal Dirigente dell’Ufficio. Confido, come sempre, nell’azione della magistratura perché possa chiarire quanto prima gli esatti contorni della vicenda che mi ha particolarmente provato.”

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.