Oltre mille contro la guerra: bandiere ucraine e arcobaleno sul Facsal fotogallery
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E’ cominciata intorno alle 10 sabato 26 febbraio sul Pubblico Passeggio la manifestazione indetta da un cartello ampio di associazioni, sindacati e partiti contro la guerra in Ucraina in programma sabato mattina a Piacenza. Tante persone, oltre mille, si sono raccolte nei pressi di barriera Genova: giovani, semplici cittadini, a fianco degli ucraini piacentini per dire no all’aggressione russa e chiedere il cessate il fuoco. Accanto alle bandiere arcobaleno, quello gialloblu della nazione del presidente Zelensky.
Tanti gli ucraini a manifestare: due signore, Natalia e Olga, stringono tra le mani un cartello. “Chiediamo alla Nato di coprire il cielo ucraino, la terra la proteggeremo noi!” è scritto. ‘Non ci aspettavamo questa escalation – dicono – e non è vero che i nostri connazionali stiano abbandonando il nostro paese. Stanno cercando un riparo momentaneo bei paesi vicini, per poi tornare. Non vogliamo abbandonare il nostro Paese: abbiamo scelto la democrazia e il nostro presidente Zelensky, che non è scappato e sta difendendo l’Ucraina. Non può essere Putin a scegliere il nostro presidente’.
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Prende la parola Olga. ‘Io ho vissuto il comunismo, so cosa vuol dire. Non possono pretendere di metterci dietro a un muro e non farci vedere il mondo. Ho chiesto a mio figlio, che è ancora in Ucraina, di allontanarsi dal paese, per mettersi in salvo, ma lui non vuole. ‘Qui è dove voglio vivere e far crescere i miei figli’ mi ha detto. Voglio ringraziare i piacentini, abito nella vostra città da 25 anni e sono stata ben accolta. Una vicinanza che sento anche con questa manifestazione’ Sono in programma nuove iniziative per promuovere la pace: il 2 marzo si terrà una fiaccolata.
“Purtroppo la situazione politica in Ucraina ci costringe a modificare le modalità e il luogo di svolgimento del presidio – spiegano i promotori della manifestazione -. La situazione sta precipitando e crediamo che tante persone vorranno manifestare per la Pace. Per questo ci occorre uno spazio più ampio”.
LA LOCANDINA DELLA MANIFESTAZIONE
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