ApP presenta il suo decalogo per la legalità “Saremo il consiglio comunale degli onesti”

Dimissioni in caso di coinvolgimento diretto in indagini giudiziarie per reati di associazione a delinquere e di stampo mafioso. Trasparenza e prevenzione per contrastare possibili infiltrazioni criminali nell’utilizzo dei fondi del Pnrr. Ma anche a proposito delle risorse utilizzate per finanziare le campagne elettorali dei candidati sindaco e consiglieri. Quindi potenziamento dell’osservatorio provinciale contro racket, estorsione e usura. L’obbligo – da parte del Comune – di costituirsi parte civile in tutti i procedimenti giudiziari per mafia, criminalità organizzata, racket e usura che riguardano il territorio. Rilancio della commissione antimafia, con l’elezione di un presidente proveniente dalla minoranza. E, infine, valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

Questi, in sintesi, i punti principali del decalogo per la legalità “Piacenza città di lotta alle mafie e alla corruzione” presentato nella mattinata del 30 marzo, con l’impegno alla sottoscrizione da parte di tutti i candidati sindaco e consiglieri, dal gruppo Alternativa per Piacenza – che mette insieme anche Europa Verde, + Europa, Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana – in vista delle prossime elezioni comunali.

“Sin dall’inizio tutto il nostro percorso politico si è caratterizzato con “pillole di concretezza”, e così anche oggi vogliamo fare – ha evidenziato il candidato sindaco ApP Stefano Cugini -. Prima di un programma, la nostra idea è che passi una coscienza politica nuova: siamo un incubatore che riporta alla partecipazione dei cittadini. C’è una politica che non gira più tra la gente, avulsa dalla realtà, che preferisce stare sui social. Nei giorni scorsi sono usciti i nostri cartelloni con il claim la “Forza Giusta”. Sono due parole in cui crediamo, in particolare il concetto di giusto si può declinare con riferimento al tema della legalità. Ogni cittadino si è fatto un’idea sul tema della legalità nella nostra città, per questo abbiamo deciso di impegnarci per primi in tal senso. Abbiamo stilato un decalogo, sulla scorta della call to action per i candidati alle amministrative “Milano Capitale Antimafia”. Il nostro impegno è farci protagonisti affinché i dieci punti ci coinvolgano in modo attivo: da oggi Alternativa per Piacenza si schiera a fianco della legalità. Voglio lanciare la sfida – ha evidenziato Cugini -: estendiamo l’invito a sottoscrivere questo documento agli altri candidati sindaco e consiglieri, ma anche a suggerire eventuali modifiche ed integrazioni”.

Presenti anche i “compagni di viaggio” di Cugini in Alternativa per Piacenza, i consiglieri Luigi Rabuffi e Sergio Dagnino. “Condividiamo pienamente questo documento – ha detto Rabuffi – . La presentazione di oggi cade, tra l’altro, dopo una giornata molto importante, ovvero il tavolo sui progetti piacentini nell’ambito del Pnrr. Il Comune ha presentato progetti per circa 80 milioni di euro: nel prossimo mandato amministrativo, Piacenza sarà quindi sommersa da risorse imprevedibili fino a qualche anno fa. Chi governerà la città dovrà dimostrare che tali fondi vengano usati per il bene di tutti; per questo serve un patto per guardare negli occhi i piacentini, promettendo che tali soldi verranno impiegati nel segno della legalità. Il nostro sarà il consiglio comunale degli onesti: l’auspicio è che su questo tema ci sia unità di intenti tra tutti i candidati, sindaci e consiglieri”.

“Uno dei principali problemi che attanaglia la politica è la distanza con la gente – ha aggiunto Dagnino -: un allontanamento che determina scarso controllo sulle procedure, in particolare penso al Pnrr. I consiglieri comunali, perciò, nel rispetto del loro ruolo di controllo e garanzia, devono essere presenti, affinché la nostra città non venga più colpita da altri episodi di criminalità, come quelli gravissimi avvenuti negli anni scorsi”.

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