Giochi di prestigio al Municipale che salvano la replica di Adriana Lecouvreur

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di Patrizia Zamboni, residente nel Pavese e affezionata spettatrice delle rappresentazioni liriche del Teatro Municipale. 

Ma lo sapevate che il Teatro Municipale di Piacenza è un teatro magico? No, non lo sapevate? Bene, il 20 marzo sarà una data da ricordare per la direzione del Teatro Municipale e anche per il pubblico perché in questa data si è vista in azione la…magia, ovvero la capacità di creare, da una recita che sembrava destinata a venire cancellata, uno spettacolo degno di nota. La rappresentazione del 18 marzo aveva già suscitato consensi unanimi sia per la parte musicale, che per la parte registica e scenica. Ma il colpo di teatro c’è stato domenica: al mattino il tenore ha dovuto rinunciare per una indisposizione ed in pochissimo tempo la direzione del teatro, nella persona del direttore artistico Cristina Ferrari ha dovuto…inventarsi un sostituto, pena la cancellazione.

Ed ecco che dal cilindro magico che accompagna sempre ogni teatro è uscito un nome, quello del tenore Samuele Simoncini, partito in tutta fretta da Siena: si sarà scaldato la voce in macchina e, arrivato in teatro un quarto d’ora prima della recita, è stato…catapultato in palco. Ovviamente non ha partecipato all’azione scenica, ha cantato in un angolo con il leggio e lo spartito ma…caspiterina, ha cantato benissimo e salvato la rappresentazione. Che dire se non un grazie a lui, alla direzione del teatro che ha saputo salvare all’ultimo momento un pomeriggio a tutti quei spettatori, giunti anche da fuori città, per assistere a uno spettacolo indimenticabile.

Ma non esistevano i cover (sostituti, ndr)? Certo, una volta esistevano, ma mi ricordo un episodio accaduto alla Scala di Milano, tanti anni fa, nel quale sia il protagonista che il cover erano indisposti e fu chiamato un cantante da Lucca. Questi arrivò a opera iniziata, il primo atto fu cantato come poté dal cover e poi lui subentrò letteralmente…in corsa. Cose che capitano ai vivi e che rendono ancora più meraviglioso il vivere il teatro, palestra e specchio della vita.