Missione Ucraina da Castello, 4500 km per donare auti e portare mamma e figlia in Italia

Missione Ucraina da Castelsangiovanni fino al confine polacco: in tre giorni Maurizio Bertolotti e l’amica Aga hanno percorso circa 4500 chilometri per portare gli aiuti raccolti a Castel San Giovanni e dare un passaggio fino in Italia a una mamma e figlia in fuga dalla guerra. Uno dei tanti i viaggi compiuti da piacentini per solidarietà in questi giorni, ecco il racconto.

Il diario di viaggio di Maurizio Bertolotti:

Siamo partiti giovedì 10 marzo carichi di aiuti umanitari (cibo, medicinali, vestiti ecc. ), direzione Ucraina, senza ancora una destinazione precisa in cui scaricare in quanto la situazione mutava continuamente, ma consapevoli che vi erano vari punti per consegnare i beni che ci sono stati affidati. Dopo circa 1300 km e 14 ore di viaggio siamo arrivati nella notte a Boguchwalowice, in Polonia, dove siamo stati ospitati da Magda e Artur, gli zii di Aga. Tutto il materiale caricato era stato prelevato presso il Centro Raccolta del Comune di Castel San Giovanni, che si ringrazia per organizzazione e disponibilità, oltre al materiale caricato dai nostri amici Luigi Bianchi e Natalia Mokhnata, che hanno organizzato un ulteriore raccolta presso il Centro AutoMoto Detailing e Sanity Service di Pieve Porto Morone.

Da Castel San Giovanni in Ucraina per portare aiuti

Venerdi 11 marzo in mattinata, siamo partiti diretti verso il confine con l’Ucraina, alla frontiera di Budomezh-Hrushiv. Questo valico dista circa 380 km da Boguchwalowice, il piccolo villaggio nei pressi di Sosnowiec, dove siamo stati ospiti. Ringraziamo Yuri Donchenko, che ci ha messo in contatto con alcuni suoi amici che si trovavano ovviamente in territorio ucraino, Mihail Kulbeda e Oleksii Panchenko, i quali ci hanno aspettato dopo la frontiera per poter scaricare tutto il materiale che avevamo caricato in Italia e per poterlo portare direttamente alle associazioni che smistano i vari beni provenienti da diverse parti d’Europa. Presso questa dogana erano presenti vari mezzi, pullman, furgoni e camion che provenivano da diversi paesi. Abbiamo infatti incontrato vari italiani che ci hanno aiutato nelle varie operazioni. Nei pressi delle zone di frontiera ci ha colpito la presenza di vari aerei che sorvolavano a bassissima quota tutto il territorio di confine.

Da Castel San Giovanni in Ucraina per portare aiuti

Ci ha spiegato un funzionario di frontiera che si tratta di aerei dell’esercito degli Stati Uniti (U.S. Air Force Boeing C-17) che continuano ininterrottamente a vigilare i confini e le zone limitrofe. Erano presenti anche vari tendoni ed enormi tensostrutture di colore rosso, dove probabilmente veniva effettuato una prima accoglienza delle persone in fuga dall’Ucraina.

Dopo aver scaricato tutto il materiale, siamo tornati in territorio polacco per recarci in un supermarket del posto, per poter acquistare ulteriore cibo e beni di varia natura da consegnare nuovamente a Mihail e Oleksii che precedentemente ci hanno preparato una breve lista dei prodotti necessari. L’ acquisto di questa spesa è stato possibile grazie a Paola Morisi, nostra referente e presidente del comitato Centro Storico di Castel San Giovanni, la quale, grazie ai commercianti del paese ha organizzato una colletta a sostegno degli aiuti umanitari. Dopo avere caricato tutta la spesa, siamo ritornati nuovamente in territorio ucraino dai nostri contatti per poter scaricare la merca acquistata.

Mihail e Oleksii ci hanno rilasciato un documento ufficiale dell’associazione ucraina dei volontari di Leopoli che si occupa del trasferimento degli aiuti umanitari verso civili e militari. Con emozione e tanta gratitudine ci hanno poi salutato e siamo ripartiti subito non avendo tanto tempo a disposizione, immortalando il momento in una foto ricordo.

Da Castel San Giovanni in Ucraina per portare aiuti

Verso le 20 siamo giunti a Krowica Sama, un piccolo paese al confine, dove l’interno di una scuola è stato trasformato ed allestito in centro di accoglienza per donne e bambini scappati dall’ Ucraina. Dopo varie procedure burocratiche necessarie, siamo riusciti a prelevare Oksana e sua figlia di 8 anni, Anastasiya, fuggite dalla città di Sumy. Queste due persone sarebbero state trasportate da noi in Italia con destinazione Ostello della Gioventù di Pieve Porto Morone che ha dato disponibilità ad accoglierle entrambe. Luigi e Natalia, durante il nostro viaggio di ritorno, con un tempismo imprevedibile hanno provveduto alla parte burocratica e le due donne che trasportavamo sono state prese in carico da una famiglia di Castel San Giovanni. Grazie a Gianni e Tanya è stato possibile liberare altri due posti letto presso l’Ostello di Pieve Porto Morone in vista dell’imminente arrivo di un altro pullman con a bordo varie persone da accogliere. Si ringrazia quindi anche il Comune di Pieve Porto Morone che ha messo a disposizione l’ Ostello e tutti i Cittadini che hanno contribuito ed aiutato .

Dopo avere prelevato la madre con la figlia, siamo ripartiti verso le 21 dal centro di accoglienza di Krowica Sama e siamo ritornati a Boguchwalowice, dove siamo arrivati in tarda serata e siamo stati nuovamente tutti ospitati da Magda e Artur che, nonostante l’ora tarda ci hanno preparato la cena ed hanno regalato alcuni peluche e giocattoli alla bimba. Dopo cena, e dopo aver messo la bambina a letto, Oksana ci ha mostrato alcuni video inviati da suo marito, poliziotto ucraino, che si trova nella zona in cui vi è la guerra. Immagini forti e inquietanti.

Da Castel San Giovanni in Ucraina per portare aiuti

Sabato 12, in mattinata siamo tutti ripartiti per l’Italia dove siamo arrivati in tarda notte e circa verso le 3 e abbiamo affidato madre e figlia alla famiglia di Castel San Giovanni presso l’abitazione di Gianni e Tanya che ringraziamo per averle ospitate ed accolte subito nonostante fosse notte inoltrata. Durante il viaggio di ritorno, sul nostro percorso e più precisamente in Repubblica Ceca, abbiamo incrociato la vettura di Yuri che stava ritornando nuovamente in Ucraina insieme ad un altro amico, per consegnare ulteriori aiuti umanitari a Mihail e Oleksii. Il nostro amico Yuri ha riconosciuto in lontananza il nostro Scudo Fucsia dal colore unico e bizzarro , e con un colpo di clacson ci ha salutati. Anche noi siamo riusciti a riconoscere Yuri alla guida del furgone della Pro Loco di Castel San Giovanni.

I RINGRAZIAMENTI – Si ringrazia Piero Sasso Piero che ha contribuito alle spese, donando un sostegno economico pro viaggio, raccogliendo fondi a scopo benefico. Si ringrazia anche la Famiglia Braghieri , Filippo Angelo e la mamma Luisa per il contributo donato. Grazie anche a tutti coloro che ci hanno sostenuto ed hanno contribuito , volendo restare dietro le quinte. Grazie ancora a Paola Morisi ed al Comitato Centro Storico di Castel San Giovanni, per aver contribuito alla raccolta fondi per sostenere l’ acquisto di beni nel territorio Ucraino-Polacco. Grazie anche al contributo donato da Gessica Valla, Luciano Tartaglia, Mirella Rossi e Valentino della Toy Service 4×4 di Castel San Giovanni per la messa a punto del nostro Scudo Fucsia messo a disposizione dalla Società Empires-Infinity , arrivato a destinazione senza alcun problema, dopo aver affrontato gelo, neve ed oltre 4500 km in 3 giorni. Grazie anche a Smalto Rosso di Veronica Vaccarisi ed al suo compagno Massimo Barcella per il sostegno ed il contributo spese viaggio donato. Grazie anche a Magda, Artur con i figli Symon e Kacper per averci ospitato per due notti nella loro casa. Aiutandoci, mettono a suo agio madre e figlia Ucraina rendendosi davvero disponibili ed ospitali.

Da Castel San Giovanni in Ucraina per portare aiuti

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