Nel sondaggio Tarasconi in testa “Piacenza in declino, ambiente prima preoccupazione”

Uno strumento di lavoro per tutta la coalizione, per comprendere quali temi stanno più a cuore ai piacentini e quale sia il loro atteggiamento verso i candidati alle prossime elezioni comunali. E’ il sondaggio commissionato dal Pd Regionale all’agenzia Piave, i cui esiti sono stati illustrati ai partiti e movimenti che sostengono Katia Tarasconi alla riunione convocata al nuovo point elettorale di via Emilia Parmense (ancora in fase di allestimento), nel corso della quale è stata anche svelata l’immagine, insieme allo slogan, che accompagnerà la campagna elettorale.

Con un dato che spicca su tutti gli altri: nelle intenzioni di voto la candidata Tarasconi riscuote il maggior favore del campione, col 26,7%, staccando il sindaco uscente Patrizia Barbieri (20,3 %) e Stefano Cugini (10,8 %). La rilevazione – presentata da Lorenzo Salmi e Alessandro Fava dell’agenzia Piave e condotta nella prima metà di marzo attraverso un mix di telefonate e di raccolta dati sul web per un totale di circa 900 interviste – misura soltanto questi tre candidati, mentre è assai alta la percentuale di chi dice che non voterà, il 21,3%, e di chi voterebbe un altro nome (il 20,9%).

Presentazione sondaggio Katia Tarasconi

Numeri da prendere con le molle, dunque, ma dal sondaggio arrivano altre indicazioni importanti: un forte senso di declino in città (per il 59,2%), particolarmente forte tra i laureati, i liberi professionisti e coloro che vivono nel centro storico e nelle frazioni. Il tema principale di attenzione identificato dai cittadini residenti interpellati è l’ambiente e il territorio, in particolare il problema dell’inquinamento dell’aria. Altri temi importanti sono sicurezza ed ordine pubblico e la cultura. Lo sviluppo economico, un tema sempre nella top tre di quasi tutti i sondaggi, viene invece è identificato meno come una priorità.

Trasparenza ed onestà, visione per il futuro e competenza sono le qualità più importanti per un sindaco, mentre nei giudizi sui politici nazionali spicca una differenza marcata tra coloro che hanno posizioni istituzionali (Draghi e Bonaccini) rispetto ai leader di partito, di cui nessuno raggiunge la sufficienza. Tra i politici locali, Patrizia Barbieri è più conosciuta di Katia Tarasconi (59% la conosce poco o per niente, 41% abbastanza o molto) e di Stefano Cugini (che è il meno conosciuto dei tre). Tarasconi è più forte tra le donne, tra i 30-45enni, tra gli imprenditori e i laureati, mentre Barbieri vince solamente tra i disoccupati e i liberi professionisti. Cugini va molto bene tra i dipendenti pubblici.

Coloro che non andrebbero a votare sono più forti tra le donne, under 30, nel centro storico, studenti, casalinghe e dipendenti privati. Interessante notare che tra coloro che avevano votato Barbieri nel 2017 una percentuale significativa (13,9%) non andrebbe a votare.

“E’ un’istantanea di Piacenza – commenta Tarasconi -, avevamo necessità di capire i temi importanti per la città. Ci siamo interrogati ad esempio sul tema dello sviluppo economico assai basso, per sfiducia o scarsa attenzione al tema. Così come è interessante la percezione di una città ferma, che viene confermata dai numeri. Per noi il sondaggio è uno strumento per capire e lavorare, ci sembrava corretto condividerlo ma il nostro motto è “vula bas e schiva i sass“. Lo abbiamo condiviso per trasparenza e perché viviamo in un città piccola. La sfida è aperta, ma tira su il morale che ce la giochiamo”.

Il point elettorale di Katia Tarasconi

Point elettorale Tarasconi

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