Ucraina, il sindaco: “Attenzione a messaggi telefonici che chiedono aiuto a mio nome, è una truffa”

“Ho appreso con sgomento che c’è chi non esita a speculare persino sulla tragedia della guerra, con ogni probabilità a scopo di truffa. Invito tutti i cittadini, pur nello spirito di solidarietà e vicinanza al popolo ucraino, a rivolgersi ad associazioni fidate e riconosciute, o ad attendere comunicazioni ufficiali, prima di rispondere a richieste dirette di aiuto”. Il chiarimento arriva dal sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri, a seguito delle perplessità riferite da una signora che, dopo aver ricevuto una telefonata in cui una voce femminile si qualificava come il primo cittadino, ha contattato il Municipio per avere delucidazioni.

“Non ho registrato alcun messaggio telefonico che inviti la cittadinanza a donare beni di prima necessità – precisa Patrizia Barbieri – pur confermando l’appello alla generosità dei piacentini lanciato pubblicamente in questi giorni, anche a seguito dell’incontro di lunedì scorso con una delegazione ucraina. Ribadisco che, non appena sarà stato definito, d’intesa con la Prefettura, con tutte le associazioni e realtà coinvolte, un coordinamento e un luogo di stoccaggio per gli aiuti, lo renderemo noto attraverso i canali istituzionali. Ringrazio sin d’ora tutti coloro che vorranno dare il proprio contributo, ma ho anche il dovere, di fronte a inqualificabili tentativi di approfittare dell’emergenza, di evitare che la buona fede e la sensibilità di tanti concittadini venga sfruttata da persone senza scrupoli”.

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