Gli studenti del Raineri Marcora si misurano con ” Le dolcezze del miele” fotogallery video

Ricette per progetti ben riusciti: una scuola pronta a nuove collaborazioni, produttori desiderosi di promuovere il territorio, docenti e studenti desiderosi di mettersi alla prova, con estro e impegno. Tutto questo è “Le dolcezze del Miele”, promosso dal Campus Raineri Marcora in collaborazione con l’Associazione Provinciale Apicoltori Piacentini.

Circa 200 gli studenti coinvolti, con la supervisione dei loro insegnanti chef hanno messo a punto un menu, dagli antipasti ai dolci, passando per i cocktail e le tisane fine pasto, con un unico dolcissimo comune denominatore: il miele e le sue varietà. L’attività ha coinvolto l’istituto in tutti i suoi diversi indirizzi di studio, dalla cucina alla pasticceria, al servizio di sala all’accoglienza turistica, fino ad arrivare all’agraria. “L’obiettivo di questo progetto – ha ricordato Ernesto Torretta, presidente degli apicoltori piacentini – è stato sicuramente far conoscere il nostro prodotto, il miele, ma anche il territorio della nostra provincia: la tipologia di flora che abbiamo, da Monticelli a Zerba. Abbiamo portato i ragazzi sul territorio, abbiamo fatto delle analisi sensoriali, e li abbiamo messi alla prova: 11 classi e 12 piatti”.

“Una sintesi tra il mondo dell’agricoltura e quello della ristorazione: questo è il fulcro dell’attività che presentiamo oggi – commenta Teresa Andena, preside Raineri Marcora -. Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta che ci ha fatto l’associazione apicoltori piacentini, avviando un percorso didattico con gli studenti che hanno imparato così a riconoscere le diversità tra i mieli presenti in provincia, per creare ricette abbinando le diverse tipologie”. Un prodotto versatile, non solo in pasticceria, ha sottolineato Ettore Ferri, chef del ristorante La Colonna di San Nicolò, invitato a prendere parte alla degustazione dei piatti realizzati dagli studenti. “Il miele è eccezionale – ha detto -: si adatta a tantissime preparazioni e abbinamenti, anche con il pesce. E poi è un alimento naturale”.

Dopo i saluti istituzionali dell’assessore Paolo Mancioppi, si è lasciato spazio ai piatti, fulcro del progetto coordinato dal prof Pietro Pilotti, con la collaborazione di Matteo Anselmi, Sonia Castellani, Simona Lippini, Debora Saccardi, Carola Bellofiore, Bruna Cavuoti, Laura Ermo, Paola Gazzola e Lorenzo Bosoni. Sin inizia con le entrées: terrina di fegatini su pane allo zafferano, miele di castagno e pancetta dop piacentina, polentina con funghi grigliati al miele e svaglie di grana, bocconcini di merluzzo con salsa di mele e miele. Si passa poi ai primi: panzerotti piacentini rivisitati con zucca, ricotta, miele piacentino, crumble di coppa, su specchio di crema al grana padano dop; risotto al castelmagno e nocciola gentile delle Langhe, con miele millefiori piacentino e per finire scarpinocc con farina integrale, ripieni di radicchio rosso di Verona, porri, ricotta di pecora, con crema di pecorino romano e miele di acacia a guarnizione. Tre le proposte per i secondi: salmone marinato agli agrumi, su lamelle di finocchio condito con emulsione di olio, succo di arancia, miele millefiori, timo e pepe rosa; faraona disossata con ripieno al profumo di maggiorana e rosmarino, accompagnata da crema di porro e perle di carote, nappata con fondo di cottura al sentore di miele di castagno; arrotolato di lonza con arance e pancetta dop piacentina al miele di acacia e vino moscato con contorno di carote tornite e cipolline glassate.

Non potevano mancare le proposte dolci: torta al cioccolato, nocciole e miele di acacia, semifreddo di meringa al miele di tiglio, canditi e frutta secca, con merletto allo zenzero e salsa di arance, sbrisolona al miele millefiori, con mousse di ricotta al miele di castagno e sorbetto al prosecco; diamantini al miele, zenzero e limone. Tutte queste portate fanno venire di sicuro una gran sete, ecco quindi i cocktail: The Chestnut a base di birra, miele di castagno, rum e limone; Spring Sunset con pompelmo rosa, miele di castagno e una goccia di worcestershire. Non possono mancare le tisane fine pasto: Alessia, con menta, zenzero, lime e miele di castagno e Melissa, con buccia di mela e arancia, lamponi e more, miele di tiglio e acacia.

I mieli sono stati messi a disposizione per le ricette sono stati forniti dalle aziende “Don Luigi” di Sariano di Gropparello, Riccardo Redoglia di Rivergaro, “La fattoria di Camilla” di Sarturano, L’ape piacentina di Case Marchesi. Hanno partecipato alle degustazioni gli apicoltori Salvatore Ziliani, Gian Guido Pattarini, Luca Modolo, Renato Sampaolo, Alessandro Negri, Ernesto Torretta e Riccardo Redoglia.

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