Sensori per monitorare i consumi energetici: il progetto in tre scuole di Piacenza

Un altro tassello per una Piacenza sempre più “intelligente”. Nella mattinata del 26 aprile è stata presentato un nuovo progetto sperimentale nell’ambito del piano Smart City: l’installazione di alcuni sensori ambientali ed energetici in tre scuole della città. Un’iniziativa che fa seguito a quella sui “parcheggi intelligenti”, illustrata ad inizio mese, spiegata in una conferenza stampa dal vice sindaco e assessore all’Innovazione Elena Baio e da Giuseppe Morsia, responsabile dello staff del Direttore generale dell’ente.

“Le scuole dove abbiamo installato i sensori sono la Giordani, la Mazzini e l’Alberoni – ha precisato Elena Baio -. Questo progetto sperimentale, così come quello sui ‘parcheggi intelligenti’, è un punto di partenza per una modifica sostanziale della città, finalizzata all’agevolazione dei servizi pubblici. In questo senso – ha aggiunto -, le città che meglio lavoreranno nei prossimi anni saranno anche le più attrattive. L’utilizzo della sensoristica potrà essere utile anche per altre iniziative nell’ambito del Pnrr, come quella per il recupero dei Giardini Margherita o per l’installazione dei cosiddetti “stalli rosa”, parcheggi per donne incinta o neo mamme”.

Giuseppe Morsia ha poi illustrato nel dettaglio le caratteristiche e le finalità dei sensori ambientali ed energetici. “L’obiettivo fondamentale è quello di ottimizzare le risorse attraverso la rilevazione dei consumi idrici ed elettrici – ha affermato -. Mediante una piattaforma di monitoraggio sarà possibile verificare ed elaborare i dati ottenuti, ma anche disporre di un ‘alert’ che segnalerà eventuali anomalie permettendo l’attivazione di interventi tempestivi per la manutenzione. I sensori ambientali permetteranno poi di tenere sotto osservazione i valori relativi a temperatura, illuminazione ed umidità delle strutture in cui sono installati”. “I sensori sono già stati posizionati nelle tre scuole – ha aggiunto Morsia -. In questi giorni siamo al lavoro nella definizione delle ‘soglie’ relative ai consumi da monitorare, in modo da poter estendere e replicare il progetto in altri istituti”.

Elena Baio e Giuseppe Morsia

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