“Autorizzare la deroga deflusso minimo vitale per agevolare l’irrigazione”

“Autorizzare, in linea con quanto si appresta a fare la Regione Lombardia, una deroga al deflusso minimo vitale per autorizzare un’irrigazione dei terreni agricoli in gravissima sofferenza”.

Lo chiedono alla Giunta Bonaccini il capogruppo della Lega Matteo Rancan e il consigliere provinciale di Piacenza, Giampaolo Maloberti, delegato al settore agricoltura, caccia e pesca, rilanciando la preoccupazione e l’allarme del comparto agricolo in ginocchio per la perdurante siccità. “Il deflusso minimo vitale ai torrenti e ai  fiumi  – spiegano Rancan e Maloberti –  è una regola assurda per tutti i fiumi a sud del Po che, non essendo alimentati dai laghi, hanno un carattere torrentizio e molto spesso vanno in secca. In un anno di grave crisi come questo il DMV così come è congegnato adesso dimostra tutta la sua assurdità. Ecco perchè il deflusso minimo vitale va ripensato attraverso un diverso metodo di calcolo che tenga conto della variabilità idrologica dei corsi d’acqua e dalle condizioni in cui si trovano le campagne della nostra regione, cosa che a Bruxelles non hanno preso in considerazione”.

“Al tema della produzione agricola – aggiungono gli esponenti della Lega – rischiano di aumentare ulteriormente  le difficoltà di approvvigionamento alimentare legate alle conseguenze del conflitto in Ucraina. Vista la siccità, abbiamo dovuto eccezionalmente irrigare anche i campi coltivati a grano duro”. Alla Giunta Bonaccini, quindi Rancan e Maloberti chiedono di autorizzare una deroga non più rinviabile al deflusso minimo vitale che ora limita fortemente l’utilizzo dell’acqua di fiumi e torrenti regionali a scopo irriguo.  “Anche le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dell’Autorità di bacino del Po – concludono Rancan e Maloberti – hanno di recente denunciato l’ estrema siccità invernale, la peggiore degli ultimi nove anni portando a presupporre che, in base alle previsioni, la disponibilità d’acqua attuale non potrà colmare i fabbisogni della prima parte dell’estate e potrebbe generare una situazione di forte stress per l’habitat fluviale e per le irrigazioni in agricoltura”.

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