Alternativa per Piacenza in plenaria (a porte chiuse): senza apparentamento assai difficile accordo con Tarasconi

E’ in programma questa sera, 17 giugno, al Teatro Trieste 34 l’assemblea plenaria di Alternativa per Piacenza chiamata ad analizzare l’esito elettorale del primo turno e soprattutto a confrontarsi sulla posizione da tenere in vista del ballottaggio del 26 giugno che vede in corsa Patrizia Barbieri e Katia Tarasconi. Sarà a porte chiuse, per la prima volta viene esplicitato, a dimostrazione della dialettica che percorre la variegata coalizione che ha sostenuto Stefano Cugini al primo turno, totalizzando il 10,7 per cento.

Dal dibattito che si è sviluppato anche pubblicamente dopo il voto di domenica scorsa sono emerse posizioni articolate rispetto all’atteggiamento nei confronti di Katia Tarasconi, espressione dell’area di centrosinistra politicamente più affine al mondo di ApP. Lo stesso Cugini ha manifestato di non gradire il dialogo a 360° praticato da Tarasconi, che nelle prossime ore sonderà anche l’altro candidato escluso al primo turno Corrado Sforza Fogliani. Ampi settori di Alternativa per Piacenza preferirebbero un rapporto esclusivo, che approdasse in un apparentamento ufficiale: la presenza di consiglieri ApP nella eventuale maggioranza di centrosinistra a Palazzo Mercanti viene infatti considerata l’unica garanzia di lealtà. Strada tuttavia esclusa dal fronte di centrosinistra, che non intende rinunciare a nessuno degli eletti – in caso di vittoria al ballottaggio – per fare posto a esponenti che non hanno appoggiato al primo turno Katia Tarasconi.

Difficile allora che Alternativa per Piacenza si renda disponibile a qualche altro tipo di accordo (magari di natura programmatica) che non sia un apparentamento ufficiale. All’interno dell’assemblea si proverà anche a compiere una riflessione sul risultato numerico raggiunto e sull’altissima percentuale di astensione che non può non aver condizionato la prestazione di Cugini e della sua coalizione, che si proponeva di recuperare alla partecipazione una quota consistente di delusi.