La Corte d’Appello riduce da 20 a 12 anni la condanna a Giuseppe Caruso

Ridotta da 20 anni a 12 anni e 2 mesi la condanna a Giuseppe Caruso dalla Corte d’Appello di Bologna. L’ex presidente del Consiglio comunale di Piacenza fu arrestato nel giugno 2019 nell’ambito dell’operazione Grimilde condotta dalla polizia e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia emiliana. Confermata dalla Corte l’accusa di associazione mafiosa e la tesi dell’appartenenza alla cosca della ‘ndrangheta Grande Aracri, originaria di Cutro (Crotone) per l’ex funzionario dell’Agenzia delle Dogane.

La truffa all’Unione europea finalizzata a non far perdere alla società Riso Roncaia di Mantova un finanziamento di 6,8 milioni di euro relativo a una partita di riso è al centro dell’inchiesta. L’ex esponente di Alleanza Nazionale per quella vicenda è stato condannato a 8 anni e due mesi, mentre è stato assolto da uno dei reati di truffa e dall’accusa di estorsione. Altri quattro anni si sono aggiunti per il reato di corruzione in qualità di funzionario delle Dogane.

La quinta sezione penale della Corte d’Appello ha dimezzato la pena per Albino Caruso, fratello di Giuseppe: da 12 anni e 10 mesi in primo grado, a 6 anni, 10 mesi e venti giorni. Anche al fratello è stato contestato il coinvolgimento nella maxi truffa alla Ue.

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