Mappa del voto: periferie con Tarasconi, Barbieri va meglio nelle frazioni. La Dante “swinging school”

La geografia del voto a Piacenza: Barbieri vince nelle frazioni, la periferia è con Katia, Sforza meglio in centro, Cugini al ballottaggio a Roncaglia. Dante “swinging school”.

La sindaca uscente Patrizia Barbieri esce vincente nel confronto con la sfidante Katia Tarasconi in 37 sezioni su 107 (34% selle sezioni cittadine): 1 e 3 della scuola Mazzini; 8 e 11 della Taverna; 16 e 19 della Alberoni; 21, 22, 23, 24 e 25 della Giordani; 26 e 28 alla De Gasperi; 36, 37 e 39 alla Pezzani; 43, 45 e 48 alla Calvino; 55 alla Dante; 60 e 61 alla Vittorino; 62 e 68 alla Carella; 71, 72 e 73 alla Don Minzoni; 75 e 92 alla Caduti sul lavoro; 82 alla Due Giugno; 100 a Montale; 101 a Gerbido; 102 a Roncaglia; 103 a Borghetto; 104 a Mucinasso; 106 e 107 a Pittolo. Al contrario, Katia Tarasconi prevale nelle rimanenti 70 sezioni, mentre gli altri candidati non riescono ad arrivare primi in alcun seggio.

La vittoria più netta della Barbieri si registra presso la scuola Pietro Giordani, nel cuore del centro storico: davanti in 5 seggi su 6, ottiene 1.017 voti contro i 759 della Tarasconi, il 42,89% contro il 32,01%. Ma se si confronta il dato con quello del 2017 si può notare che anche nella sua roccaforte in zona “Ztl” il centrodestra segna il passo: mentre la Barbieri ha ottenuto più o meno gli stessi voti di 5 anni fa (1.017 contro 1.007), la sua sfidante ha ottenuto 200 voti in più del candidato del centrosinistra di allora, Paolo Rizzi (759 contro 559).

Bene Barbieri anche nelle frazioni. Netta l’affermazione a Pittolo, dove è davanti 476 a 396, a Gerbido (108 a 41: il gap più alto a favore della Barbieri), a Borghetto (62-42) e a Roncaglia (83-65), dove però la Tarasconi ha risentito del risultato di rilievo di Stefano Cugini, addirittura secondo con 70 voti (83 per la Barbieri, 65 per la Tarasconi): si tratta dell’unica sezione che porta a un ballottaggio diverso da quello acquisito dal voto, vale a dire Barbieri-Cugini. Meno netta l’affermazione a Mucinasso (272-260) e a Mortizza (102-100). In controtendenza, va a sinistra Vallera (124-96 per la Tarasconi), oltre alle storiche roccaforti “rosse” di Borgotrebbia e Sant’Antonio: in riva al Trebbia Katia Tarasconi si impone 291 a 246, mentre a sant’Antonio è davanti 585 a 533.

Netta la vittoria di Tarasconi nella periferia est, all’Anna Frank (674 a 598, e nel 2017 aveva vinto la Barbieri), alla Caduti sul Lavoro e a San Lazzaro, il suo quartiere: 1.024 a 761, con una percentuale che si avvicina a quella necessaria a vincere al primo turno, il 47,53%. Vittoria virtuale al primo turno che invece la candidata del centrosinistra ottiene in 5 sezioni: la 64 della Carella (50,66%), la 85 e 88 di San Lazzaro (50,4%), la 95 e la 94 della Caduti sul Lavoro, dove registra il risultato più alto in percentuale, il 52,53%.

Bene Tarasconi anche nella periferia a sud del centro storico: notevole l’inversione di tendenza alla Due Giugno, dove si impone 872 a 790 dove la Barbieri aveva vinto 829 -627 nel 2017, alla Carella, dove la Barbieri conferma i voti (1.144 contro 1.146) e la Tarasconi arriva a 1.289 (erano stati poco più di 1.000 quelli di Rizzi) e alla Vittorino, dove il sorpasso è di misura: 546 a 542 (nel 2017 la Barbieri aveva vinto 452 a 382, con Trespidi che aveva ottenuto il risultato più brillante con 268 voti). Singolare l’andamento della Dante (sezioni 55-56-57), una sorta di “swinging school” a giudicare l’esito delle due ultime elezioni comunali: Tarasconi si afferma con un dato simile a quello definitivo, il 39,29%, mentre la sindaca uscente insegue con il 36,49%. Nel 2017 Barbieri aveva fatto registrare il 36% mentre Paolo Rizzi si era fermato al 25%: valori anche in questo caso simili a quelli complessivi.

Detto della sezione di Roncaglia, a cui si aggiunge l’exploit di Mortizza (20%), Stefano Cugini ottiene un ottimo risultato nel quartiere Roma all’Alberoni (13,60%), alla Carducci (12,80%) e alla Caduti sul Lavoro (12,70%): nel complesso i voti del candidato di Alternativa per Piacenza e Movimento 5 stelle sono però ben distribuiti tra le varie zone della città. Diverso il discorso per Corrado Sforza Fogliani, il cui risultato è molto fluttuante: in centro storico il candidato dei Liberali ottiene, come forse prevedibile, un lusinghiero 11,80%, mentre in periferia il risultato è molto più contenuto, e arriva al 6% nelle frazioni, al 5% di San Lazzaro e al 4,5% della Caduti sul Lavoro. In controtendenza, anche in questo caso, Vallera, dove l’avvocato porta a casa il 13% dei consensi.

Paolo Menzani

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