Trasparenza appalti, presentata in Prefettura la nuova piattaforma Inps

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Proseguono le attività dell’Osservatorio provinciale per la sicurezza nei luoghi di lavoro: in Prefettura, nel corso di un incontro convocato dal Prefetto Daniela Lupo, è stato presentato l’applicativo Monitoraggio Congruità Occupazionale Appalti (MoCOA) dell’Inps.

Ai lavori hanno preso parte i componenti dell’Osservatorio: i rappresentanti degli enti ispettivi dell’AUSL, dell’Ispettorato del Lavoro, INPS, INAIL, di Cassa Edile, Scuola Edile, degli Ordini professionali, delle Associazioni di Categoria e delle Parti Sindacali. La partecipazione all’incontro è stata allargata anche agli operatori economici, sensibilizzati per l’occasione dalle associazioni di categoria, attraverso il collegamento in videoconferenza.

L’applicativo MoCOA – spiega la Prefettura – è ad adesione volontaria, prossimamente applicabile anche negli appalti pubblici, è stato sperimentato positivamente da alcune grandi stazioni appaltanti private. L’applicativo si fonda su un’attività di data crossing tra quanto noto al committente, sui lavoratori impiegati in appalto/subappalto, e quanto denunciato in UniEmens dagli appaltatori/subappaltatori, costituendo uno strumento di tutela per la parte committente in funzione preventiva di eventuali azioni di responsabilità solidale”.

“Durante tutto il corso dell’appalto, i committenti hanno la possibilità di avere conferma o meno del rispetto degli impegni assunti dagli appaltatori, in termini di manodopera regolarmente denunciata, attraverso un report mensile – Documento Congruità Occupazionale Appalti – DoCOA – che evidenzia eventuali discordanze nei dati dichiarati e registrati. Il costante monitoraggio della congruità occupazionale piò supportare il contrasto a fenomeni di dumping, aiutando a ripristinare regole di correttezza del mercato a tutto vantaggio, oltre che dei committenti, anche di tutte le aziende appaltatrici/subappaltatrici che operano nel rispetto della normativa previdenziale”.

“L’applicativo è disponibile all’interno del portale delle agevolazioni. Per l’attivazione del monitoraggio è necessario che il committente fornisca una serie di informazioni relative all’appalto ed all’eventuale subappalto. Questo genererà automaticamente il C.I.A. (codice identificativo appalto), notificato per PEC al committente e agli appaltatori/subappaltatori. Successivamente gli appaltatori/subappaltatori inseriranno mensilmente i dati relativi ai lavoratori impegnati nell’appalto e permetteranno la verifica della congruità dei dati dichiarati e di quelli denunciati, oltre alla verifica dell’avvenuto pagamento dei contributi previdenziali dovuti”.

“L’applicativo MoCOA si affianca agli altri strumenti volti a consentire una scelta responsabile di fornitori e subappaltatori, come, tra gli altri, il protocollo d’intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale nel settore edile, sottoscritto in via discendente da Ance Piacenza e Prefettura, che consente agli associati Ance la preventiva verifica di iscrizione degli stessi operatori economici negli elenchi della “white list” o nell’Anagrafe antimafia degli esecutori, oppure tramite consultazione diretta della Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia (B.d.n.a.)”.

Le slide dell’incontro odierno sono disponibili sul sito della Prefettura nella sezione Osservatorio per la sicurezza nei luoghi di lavoro.

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