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Industria, cresce il fatturato ma anche i costi “Imprenditori preoccupati per il futuro”

L’industria manifatturiera piacentina nei primi sei mesi del 2022 prosegue sul sentiero di crescita iniziato nel 2021. Insieme a fatturato e occupazione, però, per il terzo semestre di seguito aumenta in maniera rilevante anche il dato dei prezzi, fino all’anno scorso trascurabile ai fini delle considerazioni sull’andamento reale degli indicatori. Al netto dell’elemento inflazionistico, il quadro continua comunque a rimanere positivo, seppur in maniera più contenuta rispetto a quello che le cifre segnalano a una prima lettura, e ciò si riflette anche nelle previsioni formulate per il semestre in corso, in peggioramento rispetto alla precedente rilevazione.

Questo è in sintesi il messaggio che si legge nei numeri della consueta Indagine Congiunturale, che rileva presso le aziende manifatturiere associate a Confindustria Piacenza l’andamento dei principali indicatori nel primo semestre 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021, nonché le previsioni per il semestre in corso. Nel corso della mattinata di martedì 26 luglio il presidente di Confindustra Piacenza Francesco Rolleri e il direttore Luca Groppi hanno commentato i dati rilevati e presentati dalla funzionaria Giulia Silva.

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“Bisogna sottolineare una preoccupazione come imprenditori soprattutto sul fronte dell’energia – commenta Rolleri – tante nostre aziende sono energivore, c’è bisogno di gas ed energia elettrica. L’occupazione è in crescita, registriamo un +2%. Non siamo riusciti a fatturare di più anche perché non abbiamo trovato nuove figure da inserire nella nostra azienda, e ciò ha costituito un limite importante alla nostra capacità di fatturare. Non abbiamo possibilità di andare a reperire personale. Il tempo per riqualificazione e formazione di persone che arrivano da altri settori è lungo, in più gli altri settori sono in piena occupazione”.

Un altro dato rilevante è il calo demografico della provincia di Piacenza. “È evidente – aggiunge il presidente – che noi per primi dobbiamo fare qualcosa per invertire questa tendenza, essere attrattivi per nuove aziende, aiutarle a svilupparsi. A Piacenza e provincia viviamo una situazione positiva malgrado la guerra e il Covid, che sta indebolendo ancora adesso le nostre aziende. Ora si è aggiunta anche la crisi di governo. Le tensioni esterne all’azienda non facilitano il nostro ruolo. C’è da dire però che una campagna elettorale, dunque un periodo di stallo, ad agosto non è una cosa negativa. Speriamo di trovarci a ottobre con un governo al pieno dei suoi poteri, che possa attuare le riforme di cui abbiamo bisogno, magari portando avanti quelle programmate dal governo Draghi. Non sono un grande problema per le nostre aziende le elezioni anticipate”.

Sulla logistica, elemento importante per l’economia piacentina, Rolleri evidenzia che “il clima in cui le aziende vivono è quello in cui le scelte strategiche vanno a incidere. La logistica non è un male, ci sono esempi virtuosi e altri da migliorare. Siamo sulla strada di un miglioramento continuo. Tuttavia, c’è una scuola di pensiero convinta che sia necessario cacciare la logistica dal territorio piacentino. Ci faremmo un male incredibile. Se si pensa alle aziende del territorio, avendo la logistica a pochi passi esse riescono a consegnare prima i propri ordini. E questo vale tantissimo in termini di concorrenza. Abbiamo esempi virtuosi e dobbiamo riuscire a comunicarli”.

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In foto: Giulia Silva, Francesco Rolleri, Luca Groppi

Invest in Piacenza è un servizio che offre, in modo rapido ed efficace, una panoramica completa sulla disponibilità di aree ad uso produttivo nella provincia di Piacenza. “Abbiamo migliorato il servizio – spiega Luca Groppi – su due aspetti innovativi importanti: grafica e contenuti. Sono presenti nel sistema solo le aree immediatamente fruibili, che sono circa 25. Aspettiamo che il Comune termini il Pug per avere un censimento aggiornato delle aree in disuso. In autunno partirà la promozione vera e propria e in primavera parteciperemo a una fiera europea sul marketing internazionale. Il 26 settembre abbiamo deciso di tenere la 77a Assemblea pubblica di Confindustria Piacenza nell’area officine dell’ex Consorzio agrario provinciale, per dare un segnale delle potenzialità delle aree oggi abbandonate”.

IL RAPPORTO

L’Ufficio Studi di Confindustria Piacenza prosegue la sua attività di rilevamento dei dati economici riferiti alle proprie aziende associate del settore manifatturiero, elaborando una nuova indagine congiunturale relativa alle variazioni economiche intervenute nel primo semestre 2022 rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente e le previsioni per il secondo semestre 2022. I dati sono stati ottenuti attraverso la somministrazione alle imprese associate di un questionario, composto da una parte consuntiva ed una parte previsionale. Le numerose risposte raccolte hanno permesso di costruire un campione altamente significativo: le imprese coinvolte rappresentano, infatti, circa 3 miliardi di euro di fatturato e circa 8.000 addetti.

L’INDUSTRIA TRA FORZE CONTRASTANTI (leggi il rapporto nella pagina successiva)

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