“Nella vicenda dell’uccisione Lupi si può leggere un passaggio cruciale della nostra storia” foto

“Un delitto fascista”, il libro scritto da Mauro Ferri a 100 anni dall’uccisione di Gaetano Lupi sotto la torre del castello Anguissola di Travo. Il volume edito da Officine Gutenberg e realizzato con il contributo della cooperativa Lupi – che ha preso il nome del giovane assassinato il 19 marzo del 1922 – è stato al centro dell’incontro di mercoledì delle “Serate letterarie Giana Anguissola“, organizzate dal Comune di Travo e sostenute dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Dopo il saluto iniziale dell’assessore alla cultura del comune di Travo Roberta Valla, hanno dialogato su cronaca e storia dei fatti criminali che precedettero la “Marcia su Roma” l’autore, il giornalista di PiacenzaSera.it Mauro Ferri, e Giovanni Battista Menzani, scrittore e responsabile dell’editoria della coop sociale Officine Gutenberg.

“Una storia paradigmatica dell’Italia e di Piacenza di un secolo fa – ha sottolineato Ferri – frutto di una ricerca sulle fonti giornalistiche dell’epoca. La vicenda dell’uccisione di Gaetano Lupi e la ricostruzione del contesto storico e sociale in cui avvenne può costituire una porta di accesso alla comprensione di un momento cruciale del nostro paese, quello dell’affermazione della violenza e del regime dopo le promesse fallite di riscatto e di cambiamento portate avanti dai socialisti”.

Gaetano Lupi, giovane vogatore della “Vittorino da Feltre” di famiglia socialista, fu ucciso proprio sotto la casa dei genitori in via Taverna il 19 marzo 1922 al termine di una giornata di festa, in cui si era celebrata la Fiera di San Giuseppe. La morte di Gaetano Lupi suscitò un cordoglio vastissimo: ai suoi funerali parteciparono tutti gli operai di Piacenza, molti dei quali vivevano proprio nel cosiddetto “rione rosso”, quella porzione di città che da piazza Borgo si spingeva fino alla barriera Taverna.

“I funerali di Gaetano Lupi sono una sorta di spartiacque – ha raccontato l’autore – come succede spesso, i funerali pubblici sono eventi che assumono un valore storico, e quelli segnarono la capitolazione della nostra città al fascismo montante, tanti operai si unirono per l’ultima volta solo nel segno del cordoglio intorno alla famiglia Lupi, senza poi opporsi più alla sopraffazione della dittatura”.

“Il merito dei cooperatori che nel secondo dopoguerra decisero – ha concluso Ferri – di intitolare a Gaetano Lupi la cooperativa di via Taverna che rinasceva nel 1945 dopo la fine del conflitto, fu quello di eternare il suo nome e la sua storia tragica, e in qualche modo di rendere omaggio non solo a lui ma a tutte le vittime della violenza nera”.

Il programma di questa sera, giovedì 14 luglio.

MARILÙ OLIVA RILEGGE IL MITO VIRGILIANO IN CHIAVE FEMMINISTA – Con L’Eneide di Didone Marilù Oliva rivisita uno dei capolavori della classicità a partire dal punto di vista femminile di uno dei suoi personaggi più memorabili, Didone. L’immagine della regina dei Fenici che il libro ci restituisce è molto diversa da quella della donna sedotta e abbandonata, e suicida per amore, raccontata nell’Eneide. Con questa rivisitazione “femminista” Marilù Oliva rende giustizia a un’eroina indomita e ci ricorda quanto la condizione delle donne nei secoli sia stata condizionata anche da come esse sono state narrate, quasi sempre dagli uomini.

Marilù Oliva è scrittrice, saggista e docente di lettere. Ha scritto due thriller e numerosi romanzi di successo a sfondo giallo e noir. Ha co-curato per Zanichelli un’antologia sui Promessi sposi e realizzato due antologie patrocinate da Telefono Rosa nell’ambito del suo lavoro sulle questioni di genere. Collabora con diverse riviste ed è caporedattrice del blog letterario Libroguerriero. Per Solferino ha pubblicato il titolo L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre (2020), tradotto in diversi Paesi; il romanzo storico Biancaneve nel Novecento (2021) e il suo ultimo lavoro L’Eneide di Didone, un omaggio al celebre poema virgiliano dove la regina fenicia riveste un ruolo di assoluto primo piano e cambia leggermente il corso della storia.