Recupero immobili in zone rurali per famiglie in difficoltà e attività culturali, il bando del Gal del Ducato

Il recupero di strutture pubbliche per famiglie o persone in difficoltà temporanea, la ristrutturazione di immobili da destinare a musei, biblioteche, centri di aggregazione per il tempo libero, lo sport e l’accoglienza dei turisti, azioni mirate all’interno di aree protette e parchi. Si tratta alcuni esempi dei progetti che il bando promosso dal Gal (Gruppo di Azione Locale) del Ducato “Strutture per servizi pubblici” intende stimolare all’interno della “Misura 19 – Sostegno allo sviluppo locale Leader”.

L’avviso pubblico, rivolto a Comuni singoli ed associati e ad Enti pubblici, mette a disposizione 738mila euro come forma di contributo in conto capitale per favorire lo sviluppo nelle zone rurali all’interno del territorio di Parma e Piacenza di competenza del Gal del Ducato. Il sostegno offerto è pari al 100% delle spese ammissibili, nel limite minimo di almeno 50mila euro e con un massimale complessivo pari ad 80mila euro. Tutti i dettagli in merito alle spese ammissibili e alle modalità di presentazione dei progetti sono contenuti alla voce “B.2.4 Strutture per Servizi Pubblici” nella sezione Bandi del sito istituzionale www.galdelducato.it. La scadenza è stata prorogata al 30 settembre.

L’obiettivo del bando è mantenere e tutelare la qualità della vita e dei servizi per fronteggiare i mutamenti demografici attraverso il sostegno agli interventi di recupero di fabbricati pubblici di importanza storica e architettonica e alle relative aree di pertinenza; la destinazione degli immobili interessati dovrà essere per servizi o attività collettive artistiche, culturali, educative e naturalistiche, così da rendere il territorio attraente per la popolazione e per i turisti. Proseguendo negli esempi non esaustivi delle attività comprese nelle spese ammissibili dal bando, potranno essere oggetto di finanziamento i progetti che prevedono azioni all’interno di parchi nazionali, regionali, di altre aree protette o di Rete Natura 2000, così come quei progetti di recupero funzionale di immobili al cui interno trovino collocazione centri per la protezione civile, strutture di welfare a favore delle fasce deboli, sedi di associazioni locali che svolgano attività di solidarietà, di promozione locale e ambientale senza scopo di lucro iscritte nel registro regionale delle associazioni di promozione sociale.

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