42 anni dalla strage di Bologna, presente il gonfalone di Piacenza “A fianco dei familiari per non dimenticare”

Anche il Comune di Piacenza, rappresentato dall’assessora Serena Groppelli, ha visto sfilare oggi il Gonfalone della città a Bologna, in occasione della cerimonia istituzionale di commemorazione della strage del 2 agosto 1980, in cui persero la vita 85 persone e oltre 200 furono i feriti.

“Nel ricordo toccante e commosso delle vittime – commenta Groppelli – si percepisce con forza la dignità e il coraggio dei familiari e di tutti coloro che, nel tempo, non si sono mai arresi nella ricerca della giustizia. Essere presenti, oggi, significa testimoniare ancora una volta la vicinanza e la solidarietà della comunità piacentina, ma anche ribadire che questa pagina buia e drammatica nella storia del nostro Paese non può né deve essere mai dimenticata”. A portare il Gonfalone di Piacenza, nell’occasione, il commissario Giuseppe Addabbo e l’agente Giulio Castruccio.

Nel post su Facebook le parole del presidente della Regione Stefano Bonaccini:

STRAGE BOLOGNA, RANCAN (LEGA): “DOPO 42 ANNI ABBIAMO DOVERE MORALE DI CONTINUARE A CERCARE LA VERITA’” – “Oggi ricorre il 42esimo anniversario della strage di Bologna, un episodio che tocca le nostre coscienze e verso il quale abbiamo il dovere morale di continuare a ricercare la verità. La strage alla Stazione di Bologna, Piazza Fontana, Rapido 904, e omicidio Moro rappresentano nomi e luoghi tragici che hanno insanguinato la vita repubblicana negli ultimi decenni del Novecento. Ferite ancora aperte perché a ciascuno di questi eventi hanno fatto seguito iter processuali particolarmente incerti e intricati. Un ulteriore insulto ai morti, alle loro famiglie, a interi territori e, più in generale, all’intero tessuto della nostra democrazia. Oggi il nostro pensiero e una preghiera va a quelle 85 vittime che alle ore 10.25 di 42 anni fa persero la vita. Una ferita che rimane aperta nel cuore dell’Italia”. Così il capogruppo della Lega Er e commissario Lega Emilia, Matteo Rancan.