Assolto don Stefano Segalini “Esito da noi auspicato”. La Diocesi “Ora il tempo della riconciliazione”

E’ stato assolto don Stefano Segalini, l’ex parroco di San Giuseppe Operaio, arrestato nel 2019 con l’accusa di violenza sessuale. Si è concluso nella tarda mattinata di oggi, 8 settembre, il processo di primo grado, e questo è l’esito della sentenza, mentre il pm Emilio Pisante aveva chiesto 7 anni.

Don Segalini era stato arrestato dalla mobile della Questura nel 2019, in seguito a esposti di alcuni giovani – tutti maggiorenni. Il processo si è aperto nel 2020 e nei confronti del sacerdote, assistito dall’avvocato Mario Zanchetti del Foro di Milano oggi sostituito dal collega Daniele Loglio, erano state formulate le accuse di violenza sessuale e la riduzione di altre persone in stato di incapacità. Oggi è arrivata l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato e perché, nel corso del procedimento, non è stato possibile confutare il ragionevole dubbio per alcuni capi d’imputazione. L’assoluzione, commenta l’avvocato Zanchetti, è “quanto avevamo chiesto, ed è l’esito su cui contavamo”.

LA DIOCESI “ORA IL TEMPO DELLA RICONCILIAZIONE” – “La diocesi di Piacenza-Bobbio prende atto della sentenza di assoluzione nel primo grado di giudizio di don Stefano Segalini”. E’ quanto si legge in una nota stampa diffusa nel pomeriggio dell’8 settembre. “Ogni ricerca della verità e della giustizia – prosegue il testo – è accompagnata da vissuti contrapposti che macchiano e feriscono chi è coinvolto in prima persona, ma anche i contesti in cui tutto ciò avviene, compresa in questa triste vicenda la stessa Chiesa diocesana. Si apre ora il tempo della riconciliazione, che chiede delicatezza, pazienza e rispetto, perché è sempre complesso ricucire le ferite che l’emergere di accuse e fatti da accertare ha portato con sé. Una riconciliazione che passa anzitutto attraverso la preghiera di invocazione di tale dono per tutti coloro che in prima persona sono stati coinvolti, perché come ci ricorda papa Francesco è il primo strumento che come credenti abbiamo per affrontare e uscire rinnovati da situazioni dolorose che feriscono i singoli e le comunità”.