Autunno nel segno del jazz, con omaggi a Pasolini, Flaiano e De André

Autunno nel segno del jazz a Piacenza. Dall’8 ottobre al 12 novembre si terrà la diciannovesima edizione del Piacenza Jazz Fest, in tutto una trentina di concerti, a cui vanno aggiunte numerose iniziative collaterali, come il Jazz Pedibus e esibizioni sparse in diversi locali della città e provincia.

L’edizione 2022 sarà all’insegna delle contaminazioni, tra musica, letteratura e arte multimediale. Il primo evento, sabato 8 ottobre alle 21 e 15, allo spazio Rotative con ‘Le nuvole di Pier Paolo’, per i 100 anni dalla nascita di Pasolini, con un super gruppo di otto musicisti italiani, così come il 21 ottobre, nella sala degli arazzi alla Galleria Alberoni, si terrà l’omaggio a Ennio Flaiano, con le letture di Fabrizio Bentivoglio, accompagnato al contrabbasso da Ferruccio Spinetti. Ma andiamo per ordine: la rassegna è stata presentata a palazzo Rota Pisaroni, sede della Fondazione di Piacenza e Vigevano, main sponsor dell’evento, dal presidente del Piacenza Jazz Fest Gianni Azzali, direttore artistico del festival, dal consigliere della Fondazione, Robert Gionelli, insieme all’assessore alla cultura del Comune di Piacenza, Christian Fiazza, Angelo Bardini, vicepresidente e responsabile dei rapporti con le scuole del Piacenza Jazz Club.

Ricco, vario ed equilibrato il cartellone principale di questo XIX festival. Per quanto riguarda i main concert, spicca nella programmazione di quest’anno il duo (30 ottobre, ore 21 e 15 Sala degli Arazzi) che vede insieme Enrico Rava, che senza tema di smentite si può definire il più grande jazzista italiano, e Fred Hersch, il pianista che ha fatto dell’innovazione il suo elemento distintivo. I duo incroceranno le loro straordinarie storie musicali in un dialogo dai risultati non meno che sorprendenti. Un altro concerto molto atteso è quello di chiusura che avrà come protagonista Fabrizio Bosso (12 novembre, ore 21 e 15 alla sala degli Arazzi del collegio Alberoni), universalmente riconosciuto come uno dei migliori trombettisti a livello internazionale per tecnica e lirismo. Col suo quartetto accompagnato da un’orchestra d’archi diretta da Paolo Silvestri presenteranno “You’ve changed”, un progetto che racconta il grande amore di Bosso per la canzone, senza alcuna distinzione né di genere né di epoca, dove il suono del Jazz riesce a lavorare in simbiosi con quello degli archi con un grande effetto emotivo. Dopo l’annullamento del loro tour europeo a causa delle restrizioni per la pandemia negli ultimi due anni, si potranno finalmente accogliere gli Yellowjackets (15 ottobre alle 21 e 15, teatro President), una band mitica che ha fatto la storia della Fusion e che resiste da oltre quarant’anni senza interruzioni e con pochissime variazioni di organico.

Una menzione particolare va allo “Speciale Piano Trio”, una combinazione di due concerti programmati a poche ore di distanza l’uno dall’altro che riflettono due tra le tante possibili impostazioni di una medesima formazione: quella del piano trio resa leggendaria da Bill Evans, tra gli altri. Si partirà il sabato sera con il trio di Christian Sands (5 novembre, ore 21 e 15 al conservatorio Nicolini), pianista e compositore poco più che trentenne, ma già tra i protagonisti della scena jazz contemporanea per la sua tecnica impeccabile e il fraseggio elegante che non cede al virtuosismo fine a se stesso, definito da Wynton Marsalis “A jazz star of the future”. A stretto giro la domenica mattina successiva sarà la volta del trio guidato dal pianista Enrico Intra (6 novembre ore 11 conservatorio Nicolini), punto di riferimento del jazz europeo che ha ancora molto da dire sul concetto di improvvisazione e su come realizzarla al meglio insieme ai suoi compagni di avventura in concerto.

Non mancheranno anche quest’anno le commemorazioni e gli eventi speciali a cui il Piacenza Jazz Club dà sempre ampio spazio, consapevole del valore della memoria e di quanto sia utile farne tesoro, come l’omaggio a Pier Paolo Pasolini a cento anni dalla nascita (8 ottobre ore 21 e 15, allo Spazio Rotative), a Ennio Flaiano nel cinquantesimo dalla scomparsa (21 ottobre, ore 21 e 15 sala degli Arazzi), a De André con Danilo Rea (27 ottobre ore 21 e 15, teatro sociale di Stradella) e, con il concerto di anteprima, ai mitici Beatles. Il concerto inaugurale “Le nuvole di Pier Paolo”, vedrà sul palco ben otto grandi musicisti italiani: Emilia Zamuner (voce), Daniele Sepe (sax), Flavio Boltro (tromba), Daniele Di Bonaventura (fisarmonica), Jacopo Mezzanotti (chitarra e arrangiamenti), Mario Nappi (pianoforte), Davide Costagliola (basso e contrabbasso) e Paolo Forlini (batteria). L’omaggio a Flaiano sarà un reading tutto incentrato sulla figura del pungente scrittore, giornalista e sceneggiatore, che dal passato ha ancora tante cose da dirci e lo farà grazie alla voce recitante di Fabrizio Bentivoglio, che reciterà alcuni dei suoi testi, accompagnato dal contrabbasso di Ferruccio Spinetti. Un terzo tributo è quello organizzato in trasferta in virtù della collaborazione con l’associazione Tetracordo presso il Teatro Sociale di Stradella, con una delle nostre eccellenze pianistiche, Danilo Rea, in A Tribute to Fabrizio De André, un concerto in pianoforte solo che andrà ad esplorare il repertorio denso di rimandi e di sonorità profondamente evocative del grande cantautore genovese.

Un omaggio sarà anche quello dedicato ai Beatles di Martha J. & Chebat Quartet, di stasera 21 settembre che costituirà l’anteprima di questa edizione che, come sempre, si tiene la sera della presentazione del programma nell’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Per indagare il rapporto tra musica e fotografia è stata scelta la performance multimediale (12 ottobre 21 e 15, cappella Ducale) dal titolo “La magia delle donne. Fra bellezza e quotidianità”, con musiche del duo composto da Boris Salvoldelli alla voce ed elettronica e Massimo Milesi ai sassofoni ed elettronica, ispirate alle fotografie del reporter Pino Ninfa. Visto il grande consenso che hanno sempre riscosso, anche quest’anno torna la proposta di un concerto in solo all’interno della Basilica di S. Savino (19 ottobre, ore 21 e 15), tra le più belle architetture romaniche in Italia settentrionale, che oltre a tanti beni artistici e a una lunga storia, gode anche della virtù di possedere un’acustica invidiabile. “Solitudo” è il nome dell’album da cui trarranno origine i brani suonati da Anaïs Drago che utilizzerà il suo violino per estrarre una moltitudine di suoni caratterizzati da un’amplissima ricchezza armonica e melodica.

BIGLIETTI E ABBONAMENTI – Il costo dei biglietti è rimasto immutato, come segnale per non appesantire troppo sui bilanci familiari, vista la situazione di pesanti rincari di molti settori cruciali. Il singolo biglietto costa dunque 22 euro intero e 18 euro ridotto (le riduzioni sono valide per gli over 65, gli under 20, i soci del Piacenza Jazz Club, i possessori della JazzIt Card e gli allievi del Conservatorio “Nicolini”. Gli studenti di Piacenza e provincia fino alla secondaria superiore e con elenco inviato dalla segreteria della scuola ad ogni evento, potranno usufruire di un ingresso privilegiato a € 5 fino ad esaurimento posti disponibili (solo per i concerti in abbonamento). Acquistando entrambi i concerti dello “Speciale Piano Trio” del 5 e 6 novembre è possibile acquistare un biglietto cumulativo di 28 euro che diventano 24 in caso di ridotto. I biglietti, senza nessun diritto di prevendita, si potranno acquistare a partire dal 22 settembre sia presso la sede del Piacenza Jazz Club in via Musso, 5 a Piacenza passando di persona dal lunedì al venerdì dalle 15:00 alle 19:30 e al sabato dalle 10:30 alle 12:30 oppure scrivendo una mail a biglietti@piacenzajazzfest.it.