Le Rubriche di PiacenzaSera - Confindustria

“Il futuro è con le aziende. Ai politici chiediamo governabilità”

“Il futuro che vogliamo è un futuro con le aziende al centro. Dobbiamo abbandonare l’idea che l’avvenire ci vedrà subire passivamente e senza soluzione di continuità i cambiamenti, in un’ottica di decrescita felice, che felice non è. Il futuro è con le aziende”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Piacenza, Francesco Rolleri, nell’apertura della 77esima assemblea annuale dell’associazione, che si è tenuta in un luogo simbolo della città, l’ex consorzio agrario. Da protagonista del passato produttivo di Piacenza, quest’area aspetta di disegnarne il futuro. Proprio l’invito a guardare avanti è la suggestione offerta non solo agli associati ma al territorio tutto, din occasione dell’assemblea con la partecipazione di Vincenzo Colla, assessore allo Sviluppo Economico Regione Emilio Romagna e Alec Ross – Esperto di politiche tecnologiche, imprenditore e Distinguished Adjunct Professor – BBS Bologna Business School, saranno gli ospiti dell’incontro moderato da Andrea Cabrini – Managing Editor at ClassCnbc.

“Le urne hanno espresso il nuovo parlamento. Confindustria Piacenza si rivolge ai neoeletti deputati e senatori, con i quali mi felicito a nome di tutti i colleghi imprenditori per il successo, chiedendo loro di interpretare al meglio la voce dei propri elettori all’interno delle istituzioni romane. Gli elettori imprenditori a voi chiedono soprattutto una cosa: governabilità! Senza la quale lavorare è molto più complicato” dice Rolleri.

ENERGIA – “Ad inizio mandato nel 2020 – nella fase più acuta della pandemia – mai avrei pensato di dover affrontare un momento simile – ha rimarcato Rolleri – . Abbiamo registrato prezzi dell’energia che rispetto alle fatture di un anno fa, sull’elettrico si sono quadruplicati e sul gas sono arrivati fino ad otto volte. Nel giro di pochi mesi le aziende sono state investite da un violento tsunami. I costi di produzione sono esplosi. I buoni risultati del primo semestre dell’anno sono oggi offuscati dalle nubi generate da inflazione ed aumento dei tassi, due fattori – tra gli altri – che stanno deprimendo il sentiment generale, nonostante ci siano settori che godono ancora di buoni ordinativi”.

“Per quanto riguarda l’oggi, Confindustria ha lavorato tenacemente per ottenere per le aziende un ristoro rapido alle bollette “bollenti” : il credito d’imposta, che siamo riusciti a portare fino al 40% è, nell’immediato, il massimo risultato possibile rispetto alle condizioni date. Il problema comunque non è risolto: Mi riferisco all’indipendenza energetica del Paese. Anche su questo fronte il governo deve intervenire, proprio in ottica futura. Le aziende che producono beni, forniscono servizi e solo a Piacenza mantengono migliaia di famiglie non possono essere in totale balìa della volatilità dei mercati energetici. Non ne chiediamo un commissariamento, ma perlomeno un meccanismo paragonabile a quello presente sul mercato azionario, che ad esempio prevede stop per eccessi di rialzo. Siamo stanchi – sottolinea il presidente di Confindustria – di continui ‘no’, bisogna intervenire subito”.

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FUTURO – “Dovremo affrontare un cambiamento radicale che dovremo saper cogliere come nazione e territorio. Che le produzioni tornino qui però non è scontato: ci dovremo lavorare duramente. Noi abbiamo già cominciato, mettendo in vetrina Piacenza e le sue virtù uniche per tradizione manifatturiera, competenze e posizione strategica. Ecco allora perché quel verbo, ‘orientarsi nel futuro’, ci dice tante cose. Anzitutto che non abbiamo con noi la sfera di cristallo. Che il futuro, anche quello prossimo a noi, più che una autostrada ben illuminata è un tragitto pieno di bivi, svolte e rotonde. Una metafora che dopo il 2020 ha acquisito tutt’altro significato. L’itinerario ideale, quello “giusto” in assoluto, non esiste più. Siamo convinti che oggi il vero valore aggiunto risieda nel maneggiare e rendere propri quanti più strumenti utili ad orientarsi. Provare come sempre ad anticipare il prossimo evento imprevedibile, ma soprattutto essere capaci di leggere e interpretare correttamente gli eventi che si palesano sul nostro cammino. Sapere come comportarsi e adattarsi ai cambiamenti, per agire prontamente. Non solo: una volta fatta nostra questa lezione, essere noi stessi gli attori del cambiamento, con una proficua sinergia tra imprese, società e territorio”.

“Vorrei citare – ha concluso Rolleri – un passaggio del discorso di Papa Francesco all’assemblea di Confindustria, a cui ho avuto l’onore di assistere lo scorso 12 settembre in Vaticano: ‘Il territorio vive dell’impresa e l’impresa trae linfa dalle risorse di prossimità, contribuendo in modo sostanziale al benessere dei luoghi in cui è collocata’. Perché le aziende sono anche socialità, integrazione, redistribuzione della ricchezza, ricerca e benessere per la comunità che vi lavora e vi sta intorno”.

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