De Falco (M5S) “Il nostro programma vuole garantire la dignità a tutti i cittadini”

Si è presentato nella mattinata di giovedì 8 settembre il candidato ai collegi uninominale e plurinominale della Camera per il Movimento 5 Stelle, Carmine De Falco. Ad accompagnarlo, i capilista ai collegi plurinominali di Camera e Senato, Davide Zanichelli e Maria Laura Mantovani e il senatore uscente Gabriele Lanzi. Presente anche la candidata all’uninominale del Senato Gabriella Blancato.

“Amo il Movimento 5 stelle per tutto quello che ha fatto fino adesso e per quello che dovrà ancora fare – dichiara De Falco – Abbiamo sempre rispettato gli impegni. Abbiamo raggiunto in tre anni gli obiettivi importanti presenti nei nostri programmi elettorali. Dal Superbonus al reddito di cittadinanza, dall’eliminazione dei vitalizi al taglio dei parlamentari. Ho vissuto sulla mia pelle, e ora mio figlio, il problema dei tirocini gratuiti: mai più. Non è giusto che un giovane a 23-24 anni vada in uno studio o in un’azienda a lavorare senza percepire un centesimo. È contro la dignità di un giovane. Non è possibile avere contratti di 30 giorni, o in alcuni casi addirittura di un giorno. Dobbiamo restituire ai nostri figli la dignità. È inammissibile che un 25enne debba ancora chiedere soldi ai propri genitori, che spesso non hanno la possibilità. Da giovane feci pratica legale, senza essere pagato. Per mantenermi facevo l’arbitro di calcio. Fondamentale introdurre il salario minimo a 9 euro l’ora. Non parliamo di cifre esorbitanti, ma di permettere alle persone di poter vivere dignitosamente”.

“Stiamo lottando per lo sblocco dei crediti del Superbonus – aggiunge De Falco – che ha portato enormi benefici. Lo Stato ha investito 34 miliardi di euro, ma per indotto ne sono arrivati 134 miliardi. Il Pil è aumentato del 6,7%. Siamo con la gente, cerchiamo di dare dignità a tutti. Il reddito di cittadinanza è preso di mira da tutti forse perché è una norma buona. Se troviamo il cieco che legge il giornale non togliamo la pensione d’invalidità a tutti, al limite la modifichiamo, facciamo più controlli. L’applicazione del reddito di cittadinanza è in mano alle regioni: il M5S aveva dato alle regioni un miliardo per i centri per l’impiego, perché non funzionano? Non mi risultano regioni in mano al Movimento 5 Stelle, invece 14 regioni sono governate dal centrodestra. Vogliono abolirlo ma sono loro i responsabili del suo insuccesso. Invece il metro di paragone dovrebbe essere la Germania: in Italia 8mila persone lavorano nei centri per l’impiego, in Germania 110mila. I due terzi del RdC lo prende chi è inabile al lavoro (o ha un inabile in casa). Stiamo parlando di dare a una persona una dignità quando perde il lavoro. Solo chi ha conosciuto certe realtà le può combattere, solo chi ha conosciuto la povertà la può combattere. Non persone che non hanno mai lavorato nella loro vita”.

Energia, lavoro, ambiente e giovani: questi i temi cardine del programma del Movimento 5 Stelle. “Siamo in una situazione di caro bollette, l’energia è un tema attuale – afferma Zanichelli – Diciamo da tempo che l’indipendenza energetica va perseguita. Non abbiamo uranio, centrali nucleari, grandi estrazioni di idrocarburi. Dobbiamo lavorare con la sostenibilità e con le fonti rinnovabili. Le ‘ricette’ che dà il governo Draghi sono ovvie, come cuocere la pasta spegnendo il gas. Sono cose che le persone fanno già da quando le bollette lo impongono. Servono ricette serie. Una fra tutte, il telelavoro. Se facciamo lavorare le persone da casa, risparmiamo energia e favoriamo il benessere delle persone. Per il risparmio servono iniziative di questo tipo, non quelle del ministro Cingolani che lasciano a desiderare. Sul lavoro, dopo l’emergenza energetica ci sarà quella del precariato. Quando ci sono emergenze per le imprese, queste ultime rischiano di rivalersi sul mercato del lavoro. Alcune forze politiche vogliono inchiodare il ‘decreto dignità’: come vogliamo parlare di giovani se poi sono precari e non riescono a fare una famiglia? Bisogna lavorare adesso al contrasto del precariato e dare prospettive e stabilità. Salario minimo, contrasto ai contratti con scadenza troppo breve, agli stage non retribuiti: questo bisogna fare per arginare il problema. Sul tema ambientale, in Pianura Padana abbiamo 90mila morti l’anno a causa dell’inquinamento atmosferico. È una strage silenziosa. Decidiamo adesso di dare un futuro migliore ai nostri figli, non si può procrastinare. Il carbone non è una soluzione, perché porta in futuro a dover pagare le spese sanitarie a chi si ammala”.

candidati 5 stelle

Da sinistra a destra: Zanichelli, Lanzi, Mantovani e De Falco

“Il Movimento 5 Stelle è concentrato sulla propria agenda sociale. L”agenda Draghi’ – dichiara Mantovani – non abbiamo capito cosa sia. Peraltro, lo stesso Draghi ha dichiarato che non è un’agenda, non ci sono temi, ma è un metodo. Il metodo del ‘decido tutto io’ che a noi non è molto congeniale. La nostra ‘agenda sociale’ ha un programma ben definito per tutti i cittadini, specialmente gli ultimi. L’Istat ha certificato che un milione di persone sono state salvate dalla povertà assoluta grazie al reddito di cittadinanza. Il salario minimo che noi proponiamo è ben diverso da ciò che propone il Pd, cioè una generalizzazione dei contratti esistenti, che talvolta sono a 4 o a 5 euro l’ora. Noi chiediamo che la retribuzione sia compatibile con le spese che una persona o una famiglia deve affrontare. Un’attenzione particolare alla parità fra uomo e donna. Nel mondo del lavoro, la parità salariale e la conciliazione dei tempi vita-lavoro nelle famiglie, dunque la parità del congedo parentale fra uomo e donna. Un sostegno alle giovani famiglie per l’acquisto della prima casa. Per le piccole e medie imprese abbiamo lavorato molto quando il ministro era Stefano Patuanelli, attraverso il ‘Piano Transizione 4.0’, con cui le aziende hanno potuto innovarsi e aprirsi alla digitalizzazione con un aiuto economico importante: il credito d’imposta e non l’ammortamento per gli acquisti delle aziende, che prevedeva di recuperare le spese immediatamente e non a partire dal secondo anno. Ha creato liquidità e possibilità di andare verso l’innovazione. Ora noi vogliamo rendere strutturale il credito d’imposta per famiglie e imprese”.

Carmine De Falco inizierà la campagna elettorale dal municipio di Caminata, nel Comune di Alta Val Tidone. Il candidato sarà presente presso il municipio che già lo ha avuto come sindaco sabato 10 settembre alle 17.

I senatori Gabriele Lanzi e Marco Croatti, referenti del Movimento 5 Stelle per l’Emilia-Romagna, hanno diramato in mattinata una nota stampa: “Da mesi il MoVimento 5 Stelle – si legge nella nota – chiede di porre rimedio al blocco della circolazione dei crediti maturati con il Superbonus causato dagli scellerati interventi normativi del Governo Draghi. Ci sono migliaia di imprese a rischio fallimento e tantissimi di posti di lavoro in bilico. Proprio per questo anche in occasione del decreto aiuti-bis abbiamo avanzato le nostre proposte che dovevano andare in votazione ieri in Senato. Per fare presto e tornare a fare campagna elettorale, il Governo e gli altri partiti volevano ritirare tutti gli emendamenti. Siamo stati gli unici ad opporsi a questa tagliola contro gli interessi dei cittadini. In votazione ci sarebbero stati anche gli emendamenti sul Superbonus, una misura che continua ad essere largamente apprezzata dai cittadini, come confermano le ultime rilevazioni di Enea aggiornate al 31 agosto scorso. Prima che il Governo Draghi lo indebolisse, questa misura ha permesso all’Italia di raggiungere il 6,6% di Pil di cui Draghi stesso si è tanto vantato. Prendersi i meriti altrui è una disciplina in cui sono i nostri politici sono esperti. Ieri però hanno gettato nuovamente la maschera: a loro importa soltanto il voto dei cittadini, non i loro bisogni o le loro difficoltà. Il MoVimento 5 Stelle, invece, continuerà ad occuparsene come ha sempre fatto”.

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