Nuovo ospedale, il Comune di Piacenza chiede uno studio di fattibilità per l'”Area 5″

Uno studio di fattibilità per definire l’area più idonea alla realizzazione del nuovo polo ospedaliero, con particolare riferimento all’area 5. È quanto il Comune di Piacenza chiede alla Regione Emilia-Romagna e all’Ausl di Piacenza. In particolare, un’integrazione allo studio di fattibilità elaborato dalla società Policreo e approvato il 20 aprile 2022 (che teneva conto esclusivamente dell’area 6 – Farnesiana) che tenga in considerazione le esigenze di carattere collettivo. La richiesta è contenuta in una delibera pubblicata sull’albo pretorio: un netto cambio di rotta rispetto a quanto deciso dall’amministrazione Barbieri, che aveva individuato nell’area della Farnesiana la sede del nuovo nosocomio. Una collocazione fin da subito contestata dal centrosinistra, e l’attuale sindaco Katia Tarasconi già in campagna elettorale aveva anticipato l’intenzione di modificarla. Ora si passa dalle parole ai fatti.

In particolare – si legge nella delibera – le obiezioni sulla collocazione del nuovo ospedale nell’area 6 (Farnesiana) sono sollevate dal Trasporto Pubblico Locale. In particolare, si ritiene che il forte decentramento della nuova struttura ospedaliera in area 6 renderebbe necessaria l’attivazione di un servizio dedicato Ferrovia/centro – ospedale della frequenza di 10/15 minuti, inoltre la nuova organizzazione del servizio comporterebbe – per la quasi totalità degli utenti del trasporto pubblico, la necessità di effettuare almeno un interscambio sulla relazione casa-ospedale, infine, per l’attivazione del nuovo collegamento si stima un fabbisogno annuo di circa 500mila euro ogni anno. Nelle riunioni tra fine 2018 e inizio 2019 il Tavolo tecnico costituito dal Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza e Azienda Usl di Piacenza aveva individuato sei macroaree potenzialmente adatte all’obiettivo della realizzazione del nuovo ospedale.

Lo studio di fattibilità elaborato da Policreo per conto dell’Ausl di Piacenza è caratterizzato da una sito-specificità che ha analizzato sia le criticità che le peculiarità della sola area 6. Emerge che al minor impatto ipotizzato dal punto di vista della necessità di adeguamenti viabilistici consegue la necessità di realizzare importanti infrastrutture di accesso all’area individuata, in particolare per gli aspetti dei trasporti e delle caratteristiche idrauliche. Per scegliere l’area idonea il Comune di Piacenza ritiene pertanto che occorra riprendere con idonei ulteriori approfondimenti di natura pianificatoria la valutazione delle caratteristiche delle aree.

Il nuovo ospedale dovrà sorgere all’interno della tangenziale, convenzionalmente considerata quale limite di espansione della città sin dal Piano Regolatore Generale, per diverse ragioni:

– salvaguardia della pratica agricola svolta sull’area 6;

– rapporto maggiormente diretto del polo ospedaliero rispetto al territorio urbanizzato e con la rete dei relativi altri servizi pubblici urbani;

– maggiore connessione con il tessuto urbano.

L’area che meglio di tutte – secondo l’Amministrazione comunale – potrebbe rispondere al rispetto dei principi sopra delineati e di riqualificazione/rigenerazione e offerta di spazi verdi pubblici, preservando anche la sicurezza dei cittadini residenti, sarebbe quella della Pertite, ma le difficoltà oggi presenti a riavviare un percorso con il Ministero della Difesa non consentono di fornire risposte certe e tempi rapidi alle esigenze della cittadinanza sul tema sanitario. Dunque, il Comune di Piacenza chiederà alla Regione Emilia-Romagna e all’Ausl di Piacenza la redazione di un’integrazione allo studio di fattibilità che approfondisca, in particolare, la possibile idoneità per la realizzazione del nuovo ospedale sull’area 5 – l’Area Libera AL9, ovvero quella delimitata da via Rigolli, via Bubba, strada Farnesiana e la Tangenziale Sud – entro sei mesi. Sulla base delle suddette motivazioni, l’area 5 è quella individuata dall’attuale Amministrazione comunale come la più idonea alla realizzazione del nuovo polo ospedaliero cittadino.