Scuola più inclusiva e efficiente, “Entro il 2026 istituti comprensivi anche a Piacenza”

Una scuola più inclusiva, più efficiente ed attenta alla progettazione didattica. E’ il programma dell’amministrazione Tarasconi che, nella mattinata del 12 settembre, ha incontrato i dirigenti delle scuole di primo grado di Piacenza. Tra le novità, l’avvio della costituzione anche in città degli istituti comprensivi e una rimodulazione del servizio di integrazione degli alunni disabili. I dettagli sono stati presentati nel corso della conferenza stampa cui hanno preso parte la sindaca Katia Tarasconi e gli assessori Nicoletta Corvi, Mario Dadati, Serena Groppelli e Francesco Brianzi, insieme ai dirigenti scolastici degli istituti cittadini.

Gli istituti comprensivi nascono da una legge del 1994, e prevedono l’unificazione – a livello organizzativo – di scuole materne, elementari e medie, con un’unica direzione scolastica, consiglio di istituto e collegio docenti. Realtà già presenti in tutta la Regione e anche in provincia di Piacenza, ad eccezione del Comune capoluogo dove, per motivi diversi, la loro costituzione non si è mai concretizzata nonostante il succedersi di diverse amministrazioni. Ora non è più procastinabile, ha detto l’assessore Mario Dadati, anche grazie alla costruzione di due nuove medie a Piacenza, nell’ex laboratorio Pontieri e nell’ex Manifattura Tabacchi, grazie a due bandi ad hoc.

“Abbiamo questa grande opportunità – ha sottolineato – della costruzione di due scuole medie ex novo. Non siamo i primi a riorganizzare il sistema scolastico del nostro Comune, già le giunte precedenti avevano intrapreso questo percorso, trovando ostacoli per il raggiungimento dell’obiettivo. Abbiamo tempo fino a marzo 2026, quando saranno completati i lavori, per riuscirci. Da parte dei dirigenti scolastici abbiamo trovato apertura e disponibilità, sono convinto che lavorando insieme supereremo le criticità”.

L’altra novità riguarda gli alunni disabili. L’attività disposta dal Comune di Piacenza, affidata a un’Ati con Unicoop come capofila, insieme a Aurora Domus e Eureka, vedrà l’attivazione di équipe a supporto della scuola, ha spiegato l’assessore ai Servizi Sociali Nicoletta Corvi. “La presenza dell’amministrazione rispetto al tema dell’integrazione scolastica dei disabili esiste da sempre – ha detto -. In relazione alle criticità rilevate dalle scuole stesse, anche rispetto ai soggetti gestori che hanno chiuso il precedente appalto, è emersa la possibilità di fare qualcosa di meglio, anziché assegnare un monte ore di sostegno al singolo alunno, da quest’anno per il prossimo triennio, abbiamo voluto agire in modo diverso. Saranno attivate delle équipe a sostegno dei plessi scolastici, per interventi in piccoli gruppi o in classe. In questo modo, l’attività più che essere assistenziale è educativa, garantendo un sostegno mirato di inclusione fattiva”.

Per il direttore di Unicoop, Stefano Borotti, l’obiettivo è “aiutare la scuola e la città ad essere quello che noi, come comunità, dobbiamo essere. Agli alunni disabili non bisogna solo dire che hanno gli stessi diritti degli altri ragazzi, come accadeva nel secolo scorso, ma che sono una risorsa. Sono 255 gli alunni disabili nelle scuole di Piacenza, con il supporto di 65 operatori professionali di Unicoop. Vogliamo dimostrare che nella scuola l’integrazione è possibile”. “Il servizio, in precedenza, era più assistenziale. Ora – aggiunge Rosella Taschieri, referente del progetto per Unicoop – ci si muove in maggiore sinergia con le scuole, con un monte ore e un’équipe assegnati ai vari plessi”.

“Per la nostra amministrazione la scuola è fondamentale e sappiamo che il lavoro da voi svolto – ha detto la sindaca Tarasconi rivolgendosi ai dirigenti scolastici – è fondamentale. Sappiamo di avere delle problematiche da gestire, con delle sacche di difficoltà che riguardano soprattutto i minorenni. Stiamo cercando di trovare delle soluzioni e ci riusciremo solo lavorando insieme. Tutto inizia dall’educazione e anche lo sport può fare molto. I ragazzi hanno bisogno di spazi idonei per praticarlo e poter sfogare la loro irrequietezza. Il nostro auspicio è che sia un buon anno scolastico per tutti, con il ritorno alla normalità.

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