Sei domande sui temi cardine per l’Italia. Cgil, Cisl e Uil invitano i candidati alle elezioni a rispondere pubblicamente

Sei domande per i candidati alle elezioni politiche del 25 settembre nei collegi piacentini. Rincari, occupazione, energia, demografia, sanità e clima: questi i temi su cui Cgil, Cisl e Uil si aspettano risposte pubbliche, a mezzo stampa, da parte degli aspiranti parlamentari. Si tratta di temi di vitale importanza per la tenuta sociale del territorio, per il presente e il futuro di chi lavora per vivere oppure vive della propria pensione. Mitigare gli effetti di una congiuntura che rischia di stritolare i soggetti che rappresentiamo è un obbligo politico, sociale morale per chi aspira ad un seggio nel Parlamento italiano.

LE DOMANDE

1) Come pensate di tutelare il potere di acquisto dei salari e delle pensioni?

2) Occupazione: quali misure pensate di mettere in campo per contrastare il precariato e per promuovere forme di lavoro stabili?

3) Rincari energia. Quali misure straordinarie pensate di intraprendere per mitigare i rincari delle bollette energetiche?

4) Demografia. Piacenza e il Paese in generale, soffrono una crisi demografica conclamata che a nostro avviso si supera anche con un più ampio sostegno ai giovani ed alle famiglie e con il miglioramento della conciliazione tempi di vita e di lavoro. Che misure pensate di implementare per affrontare il problema?

5) Sanità. A fronte di una popolazione sempre più anziana, il bisogno di “salute” nei casi critici e di “prevenzione” è aumentato e aumenterà. Come pensate, in questa chiave, di potenziare la sanità sul territorio oltre che abbattere le liste di attesa per gli esami specialistici?

6) Crisi climatica. La Pianura Padana e Piacenza subiscono in modo particolarmente grave gli effetti del cambiamento climatico in corso. Quali azioni ordinarie e straordinarie intendete mettere in campo per affrontare questo problema esiziale che peserà su questa e sulle future generazioni?

I COMMENTI – “Tutti hanno scoperto ora che il Paese è in crisi – afferma Francesco Bighi, segretario generale Uil Emilia-Romagna – Sono gli stessi partiti che hanno fatto cadere il governo Draghi, con cui noi sindacati stavamo trattando. Durante il Covid le Ausl hanno stanziato risorse proprie per far fronte a emergenza, e oggi hanno tutte i conti in rosso. Cgil, Cisl e Uil, insieme alla Regione, sono intervenuti per evitare che costi di certe prestazioni ricadano sui cittadini. La montagna ha bisogno di medicina territoriale: solo il 7,5% della popolazione montana ha meno di 15 anni. Bisogna connettere la montagna. La digitalizzazione rischia di escludere fasce di popolazione”.

Per Ivo Bussacchini, segretario generale Cgil Piacenza, “siamo di fronte a un passaggio fondamentale per la democrazia e la repubblica: si chiede a tutti i cittadini di andare a votare. Mi auguro che il primo partito non sia il ‘non voto’, perché ci sono persone che hanno pagato con la vita il nostro diritto di votare. Questa iniziativa serve per chiarire ancora di più le idee ai piacentini. Invitiamo i candidati a rispondere pubblicamente alle nostre domande per far capire ai cittadini i contenuti in una campagna ricca di slogan. Vogliamo che le persone che noi rappresentiamo siano più informate sulle prospettive che si delineeranno dopo il 25 settembre. Le prime questioni che ci sono venute in mente sono i nostri cavalli di battaglia, per una democrazia che abbia una tenuta economica forte”.

“Sull’occupazione – commenta Bussacchini – non vorremmo che si verifichi una doppia beffa per i lavoratori, ovvero un aumento della cassa integrazione in aggiunta al rincaro delle bollette. Per prima cosa la tassazione deve restare progressiva, la flat-tax arricchisce solo i ricchi. I dati di tutti gli istituti nazionali rivelano che in pandemia solo i ricchi sono diventati più ricchi. Va di conseguenza un altro punto: il contrasto alla precarietà. 9 milioni di persone in Italia fanno fatica ad arrivare alla fine del mese”. Sui rincari dell’energia: “Agire non solo per famiglie, ma anche per imprese, che poi scaricano le difficoltà sui lavoratori. Abbiamo più volte sollecitato interventi non ‘a bonus’, ma con riforme strutturali. Temo che i13 miliardi previsti dal decreto ‘Aiuti ter’ siano insufficienti. Ci vuole un piano straordinario per affrontare una situazione che andava affrontata ieri”.

“Cgil, Cisl e Uil rappresentano più di un quarto di tutta la popolazione della provincia di Piacenza, per questo – dichiara Michele Vaghini, segretario generale Cisl Parma e Piacenza – ci siamo sentiti in dovere di prendere un’iniziativa come questa per i cittadini. C’è stato un cambiamento radicale nella quotidianità delle persone. Il Covid ha creato gravi problemi alla tenuta sociale, che si stanno ancora materializzando con guerra e rincari dell’energia. È a rischio la tenuta economica di salari e pensioni. Abbiamo il sentore che il prossimo autunno sarà molto caldo, siamo preoccupati perché le aziende chiederanno molte più casse integrazioni. Per alleviare il problema bisogna intervenire sul fisco: ridurre la tassazione delle buste paga e delle pensioni e ridurre le imposte sui beni di prima necessità. E poi, a livello europeo, c’è necessità che venga calmierato il prezzo dell’energia”.

Sulla demografia: “C’è un calo drastico delle nascite – afferma Vaghini -. Questo comporta una tenuta dello stato sociale preoccupante da qui ai prossimi anni. Il calo del welfare crea il problema delle pensioni. Sì può fare di più sulla conciliazione dei tempi di vita e lavoro e per quelli che vogliono creare una famiglia. Questo punto è strettamente collegato a quello del precariato. Sulla sanità, abbiamo un tavolo aperto con Ausl da quando è partito il Covid. Si può fare molto di più. Ci sono due fattori da tenere sotto controllo: il primo è che da qui ai prossimi anni ci sarà un’uscita importante di personale sanitario. Evitiamo di trovarci con un numero inadeguato di personale. Il secondo sono le liste d’attesa: difficoltà di accesso a ospedale per visite specialistiche, ancora oggi non smaltite in tempi adeguati. Sulla crisi climatica: negli ultimi anni a Piacenza c’è stato un forte incremento della cementificazione: l’aspetto dell’ambiente per la nostra città è prioritario. Puntare su green economy ed energie alternative. La politica, a livello nazionale e locale, deve dare una giusta risposta. Vogliamo sapere come vengono utilizzati i fondi Pnrr”. “Una richiesta che abbiamo dimenticato di inserire – conclude Vaghini – è quella di reintrodurre gli ammortizzatori sociali straordinari attivati durante l’emergenza Covid. Hanno salvato milioni di posti di lavoro”.

I tre segretari – Bighi, Bussacchini e Vaghini – si augurano che le proprie domande ricevano risposte pubbliche da parte dei candidati alle elezioni politiche.

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