“Wiggis”, esperti da tutto il mondo in Cattolica il 15 e 16 settembre per il cambiamento climatico

Combinare dati genetici e geografici per fronteggiare gli effetti avversi del cambiamento climatico. Questo è l’obiettivo di Wiggis, evento che l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza ospiterà il 15 e il 16 settembre. Esperti da tutto il mondo si riuniranno nell’ateneo piacentino per l’evento internazionale organizzato dalla Facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali.

“I sistemi informativi geografici (Gis) sono diventati sempre più strategici negli studi di conservazione della fauna selvatica grazie alla loro capacità di sovrapporre le informazioni genetiche con i dati ambientali, consentendo lo studio della distribuzione delle specie, delle associazioni gene-ambiente e delle basi genetiche dell’adattamento a particolari condizioni geografiche o climatiche”, parola di Licia Colli, docente del Dipartimento di Scienze animali, della nutrizione e degli alimenti (Diana) e organizzatrice dell’evento Wiggis che si terrà il 15 e il 16 settembre prossimi presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, nell’ambito del progetto di ricerca europeo Life Claw (https://www.lifeclaw.eu/).

Un’occasione importante per fare il punto sulle più recenti evidenze scientifiche emerse dalla combinazione integrata di approcci Gis e dati genomici, che permette di evidenziare eventuali relazioni funzionali tra genetica e ambiente e sviluppare sistemi di intervento tempestivo e mirato contro le problematiche di animali (e piante) dovute al cambiamento climatico: “È uno strumento potente per affrontare le enormi criticità ambientali che ormai sono sotto gli occhi di tutti. Caratterizzare geneticamente le varie specie e comprendere come si relazionano all’ambiente ci permette di tutelarne la presenza nei vari territori. In Cattolica studiamo queste dinamiche da oltre 20 anni, e i risultati ottenuti si sono dimostrati molto utili per la tutela di animali domestici, selvatici, terrestri e acquatici, ma anche per la flora”, prosegue Colli, che vanta una lunga esperienza in progetti di ricerca nazionali e internazionali sull’utilizzo di tecniche di genetica molecolare, inclusa l’analisi del Dna antico, per lo studio della biodiversità delle specie zootecniche e selvatiche, la tracciabilità dei prodotti agroalimentari e il miglioramento genetico.

Per maggiori info sul workshop https://wiggis.eu/