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Anche il Rotary aderisce all’iniziativa di solidarietà per le donne iraniane

Il Rotary Gruppo Piacentino del Distretto 2050 guidato dal Governatore Carlo Conte a fianco di tutte le donne iraniane e di tutte le persone del mondo che lottano per i diritti fondamentali: la libertà, il rispetto, la vita. Lunedì 3 ottobre a Piacenza nel cortile della Biblioteca Passerini Landi è partita la campagna di sensibilizzazione “Lasciamo una ciocca di capelli per l’Iran” per ricordare Mahsa Amini e Hadith Najafi. Piacenza ha aderito a questa protesta mettendo a disposizione nella Biblioteca una teca trasparente nella quale tutte le persone che vorranno testimoniare solidarietà nei confronti delle donne iraniane potranno lasciare una ciocca dei propri capelli, annodata con uno spago. Filo e forbici sono a disposizione per questa protesta pacifica contro gli omicidi e le inaccettabili violenze che stanno colpendo le giovani donne e i giovani uomini che in Iran chiedono di ripristinare un grado minimo di libertà e di civiltà.

Le prime ciocche depositate nel contenitore a Piacenza sono state quelle dei rappresentanti di Giunta e Consiglio comunale. E insieme a loro si sono schierati anche i Rotary Club del Gruppo Piacentino, sempre al fianco delle Istituzioni, sensibili e determinati ancor più quando si tratta di tutelare i diritti principali dell’Umanita’. “Anche se è un piccolo e semplice gesto simbolico ha un grande valore – dice Maria Grazia Sabato del Rotary Sant’Antonino – perché vuole dimostrare sensibilità e consapevolezza verso una realtà terribile che vivono persone come noi in un Paese dove sono calpestati la dignità, la libertà e qualunque forma di diritto. Far finta di niente sarebbe ancora peggio e renderebbe inutili i sacrifici e le morti di tante Iraniane”. “Il sol fatto che ne parliamo, attraverso queste iniziative – aggiunge Arianna Tessarin del Rotary Valli Nure e Trebbia – sensibilizzando per esempio anche i nostri figli, e’ un piccolo inizio di consapevolezza, serve a far interrogare i nostri giovani su come possano accadere simili mostruosità”. Andrea Salvi, anch’egli del Rotary Valli Nure e Trebbia, aggiunge che “se non si parla dei soprusi alla libertà, affrontando la questione anche solo simbolicamente, allora è un po’ come avallare quello che accade, farlo diventare normale e persino accettabile: niente di più lontano dalla realtà e dal vivere civile.”

Tutti loro, uomini e donne, insieme ad altri rotariani presenti, si sono fatti tagliere una ciocca di capelli, l’hanno legata con un nastrino e poi depositata nell’urna. Le ciocche raccolte verranno poi consegnate al Consolato Generale della Repubblica Islamica dell’Iran in segno appunto di protesta. “Non è chiesto alle sole donne di unirsi in questo gesto – aggiunge la Sabato – ma a tutti, uomini e donne, uniti, tutti insieme, per la libertà e per i diritti. ” “E’ solo questione di sensibilità, che non ha né sesso né genere
– concludono i rotariani – e come Rotary anche in questa battaglia facciamo la nostra piccola ma significativa parte, apportando il nostro contributo nel tentativo di migliorare il mondo, schierandoci sempre al fianco dei più deboli e delle fragilità”.

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