Cent’anni fa due carabinieri uccisi dai fascisti, Anpi li ricorda il 29 ottobre

La sezione Anpi “G. Pastorelli” di Fiorenzuola d’Arda organizza sabato 29 ottobre alle ore 10.30 una cerimonia di commemorazione del centenario dello scontro fra Carabinieri e fascisti avvenuto il 28 ottobre 1922, scontro che portò alla uccisione del brigadiere Vincenzo Gai e del carabiniere Giovanni Morello e al ferimento di altri nove carabinieri.

L’ACCADUTO – In occasione della marcia su Roma, il 28 ottobre 1922, tra la stazione ferroviaria di Fiorenzuola e piazza Cortesi (oggi piazza Caduti) avvenne uno degli scontri più cruenti tra Carabinieri e fascisti. Le tante violenze squadriste perpetrate nel nostro territorio, tra cui, ultime, il crudele assassinio del cooperatore Eugenio Tanzi e i brutali soprusi nelle campagne di Chiaravalle, convinsero le autorità ad intervenire. Ventidue militari del Battaglione mobile Alessandria Carabinieri, guidati dal Brigadiere Vincenzo Gai, furono incaricati di riportare l’ordine. Messo in sicurezza il territorio, fu ordinato ai militi di partire alla volta di Piacenza. Per questo motivo, la mattina del 28 ottobre, i carabinieri si trovarono nella stazione di Fiorenzuola e non poterono evitare l’incontro fatale con le camice nere. Il resoconto “ufficiale” del conflitto che seguì fu un capolavoro della mistificazione e dell’insabbiamento. Secondo quella ricostruzione, fu il Brigadiere a sparare per primo, “costringendo” i fascisti a difendersi.

Non andò così. Il verbale del comandante della tenenza custodito presso l’Archivio dell’Ufficio Storico del Comando Generale dell’Arma, racconta la vicenda. Il Brigadiere Gai si avviò a piedi dalla stazione verso la caserma. Giunto in piazza Cortesi (Caduti) si trovò di fronte a duecento fascisti armati che lo circondarono e lo disarmarono. Gai, divincolatosi, corse dai suoi e ritornò immediatamente in piazza per recuperare le armi. Le camicie nere si fecero sempre più aggressive e minacciose. Il sottufficiale ordinò allora ai militari di assumere la posizione di difesa e, contemporaneamente, con gesto distensivo, cercò di ottenere pacificamente la restituzione del maltolto. I fascisti iniziarono allora a sparare con pistole e fucili. Caddero morti Vincenzo Gai e il carabiniere Giovanni Marello. Furono feriti altri 9 Carabinieri (Angelo Brignoli, Leone Penna, Carlo Beccaria, Luigi Fossati, Carlo Bertelenghi, Adolfo Ollino, Giuseppe Garello, Pietro Migliavacca, Paolo Ragni). Uno dei facinorosi, certo Bragalini o Bertè, morì il 31 ottobre a seguito di gravi ferite provocate dal fuoco dei suoi stessi camerati. La lotta continuò per molti minuti in un concitato corpo a corpo. Giunse in soccorso dei commilitoni un drappello di Carabinieri comandati dal Ten. Alberto Casagrande, che però dovette ritirarsi per difendere la caserma. L’indagine, stabilì che i militari non fecero uso delle armi ad eccezione di un carabiniere che, inseguito, sparò senza conseguenze.

PROGRAMMA

10.30 | Ritrovo in Piazza Caduti

10.35 | Intervento della Sezione Anpi Fiorenzuola

10.45 | Narrazione dei fatti a cura di Augusto Bottioni dell’Anpi Fiorenzuola coadiuvato dagli attori Pier Marra e Sara Libiani

11.15 | Saluto del sindaco Romeo Gandolfi

11.25 | Chiusura della commemorazione e presentazione dei progetti didattici con l’Istituto comprensivo di Fiorenzuola

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