Il beato Scalabrini proclamato Santo. Papa Francesco “Esclusione dei migranti è schifosa e criminale”

Mons. Giovanni Battista Scalabrini – Pastore della Chiesa di Piacenza per oltre trent’anni – è stato proclamato Santo da Papa Francesco insieme al laico salesiano Artemide Zatti nel corso della celebrazione eucaristica celebrata domenica mattina sul sagrato della Basilica di San Pietro. Un momento molto significativo per tutta la comunità piacentina: l’ultimo Santo, in ordine di tempo, legato alla diocesi di Piacenza-Bobbio è stato Antonio Maria Gianelli, vescovo di Bobbio, canonizzato da Pio XII nel 1951.

Canonizzazione Scalabrini

La “Petitio”, con la quale si domanda che si proceda alla Canonizzazione, è stata letta – insieme alle biografie dei due Beati proclamati Santi – dal Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi; quindi Papa Francesco ha pronunciato la formula di canonizzazione, a cui è seguito l’applauso da parte dei fedeli in piazza. Migliaia le persone arrivate Roma per la solenne celebrazione, tra cui circa 300 piacentini, 150 dei quali partiti dalla nostra città con l’organizzazione predisposta dalla diocesi attraverso l’Ufficio pellegrinaggi. Fra le autorità presenti, il vescovo mons. Adriano Cevolotto, i vescovi emeriti mons. Gianni Ambrosio e mons. Luciano Monari, il prefetto Daniela Lupo, il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi, il primo cittadino di Fiorenzuola Romeo Gandolfi – nel centro della val d’Arda sorge l’unica chiesa della diocesi dedicata a Scalabrini – e il presidente dell’associazione “Piacenza nel mondo” Giovanni Piazza. Alla cerimonia ha partecipato, in rappresentanza della Giunta dell’Emilia-Romagna, anche l’assessore regionale Alessio Mammi.

“Ho paura – ha detto Papa Francesco nella sua omelia – quando vedo comunità cristiane che dividono il mondo in buoni e cattivi, in santi e peccatori, così si finisce per sentirsi migliori degli altri e tenere fuori tanti che Dio vuole abbracciare. Per favore – la sua esortazione -, includere sempre nella chiesa come nella società. Includere tutti”. “Nel giorno in cui Scalabrini diventa Santo – ha aggiunto il Santo Padre – vorrei parlare dei migranti: l’esclusione dei migranti è scandalosa, anzi è criminale. Li fa morire davanti a noi, il Mediterraneo è il cimitero più grande del mondo. L’esclusione dei migranti è schifosa, peccaminosa, criminale. Non aprire le porte a chi ha bisogno… “No, non li escludiamo: li mandiamo via”, ai lager, dove sono sfruttati e venduti come schiavi. Oggi pensiamo ai nostri migranti, quelli che muoiono. E quelli che riescono a entrare, li riceviamo come fratelli o li sfruttiamo? I due Santi oggi canonizzati ci ricordano l’importanza di camminare insieme e saper ringraziare. Il vescovo Scalabrini affermava che nel comune camminare di coloro che emigrano non bisogna vedere solo problemi, ma anche un disegno della Provvidenza. Preghiamo – ha concluso – perchè questi nostri Santi fratelli ci aiutino a camminare insieme senza muri di divisione e a coltivare questa nobilità d’animo tanto gradita a Dio, che è la gratitudine”.

Canonizzazione Scalabrini

Nato nel 1839 a Fino Mornasco (Como), Scalabrini fu eletto vescovo di Piacenza a 36 anni. Fondatore della Congregazione dei Missionari di San Carlo Borromeo e della Congregazione delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo Scalabriniane e ispiratore delle Missionarie Secolari Scalabriniane. Monsignor Scalabrini è stato un Pastore dei migranti nelle Americhe, che raggiungerà in due viaggi. Insieme all’amico Vescovo di Cremona, Mons. Geremia Bonomelli, saranno i primi a considerare l’importanza del camminare della Chiesa con i migranti: Scalabrini realizzando una Congregazione di religiosi per le Americhe e un gruppo di sacerdoti diocesani e Bonomelli per l’Europa e l’Asia minore. Scomparso a Piacenza il 1° giugno del 1905, è stato proclamato beato da Papa Giovanni Paolo II il 9 novembre 1997. L’urna contenente le sue spoglie è collocata nella Cattedrale di Piacenza.

LE CELEBRAZIONI – Lunedì 10 in mattinata è in programma alle ore 11.30 nell’aula Paolo VI l’udienza del Papa riservata ai partecipanti alla canonizzazione; alle 10 ci sarà la messa presieduta dal cardinal Oscar Cantoni, alla guida della Chiesa di Como, diocesi di origine di mons. Scalabrini. Nelle chiese della diocesi di Piacenza-Bobbio domenica 9 alle ore 12 suoneranno le campane in segno di festa. In Cattedrale, grazie ai Vigili del fuoco, verrà posizionato sulla loggia centrale della facciata il drappo con l’immagine ufficiale di mons. Scalabrini che sarà esposto anche in San Pietro a Roma. Sempre in Cattedrale viene celebrata una messa alle ore 11; l’urna che custodisce il corpo di Scalabrini sarà ornata in modo speciale. Mercoledì 12 verranno accolti a Piacenza numerosi pellegrini che, di ritorno da Roma, visitano i luoghi scalabriniani: la Casa provinciale delle Suore scalabriniane, la Casa Madre dei Missionari Scalabriniani, la basilica di Sant’Antonino, la Cattedrale. Alle ore 17.30 in Duomo si svolgerà un momento di preghiera. Domenica 23 ottobre alle 16 in Cattedrale è in programma la messa di ringraziamento per l’avvenuta canonizzazione; sarà anche il momento conclusivo del nono centenario della costruzione del massimo tempio cittadino.

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