“Tutelati lavoratori ed economia” Ok al protocollo su appalti e logistica

Sottoscritto nella mattinata di giovedì 20 ottobre il Protocollo d’Intesa per la legalità e la qualificazione degli appalti di facchinaggio, logistica e movimentazione merci nei poli logistici della Provincia di Piacenza”. Un impegno comune, condiviso dalla Prefettura – che ha ospitato l’incontro – dai Comuni che hanno sul proprio territorio aziende di logistica – ovvero Piacenza, Fiorenzuola d’Arda, Castel San Giovanni, Caorso, Cortemaggiore, Pontenure, Monticelli d’Ongina – dall’Agenzia Regionale per il Lavoro Emilia Romagna, dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro, dalla Direzione Provinciale dell’Inps, dall’Inail sede di Piacenza, da Confindustria, Confapindustria, Assologistica, CNA, Liberartigiani, Confcooperative, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

“Dei passi avanti sono stati già fatti – afferma il prefetto di Piacenza, Daniela Lupo – il Protocollo Ance aveva esteso i controlli antimafia agli appalti privati. L’accordo che firmiamo oggi è frutto di un’analisi e uno studio congiunti fra associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, scuola edile, comuni e Ausl. Abbiamo tante aspettative, che vanno oltre: siglare un protocollo di un certo tipo significa sancire un’armonia con vari protocolli, siglati con alcuni sindaci. Si può fare tanto a tutela di un’economia forte per prevenire eventuali infiltrazioni mafiose e attività poco lecite. Sia rispettata la dignità della donna e dell’uomo che lavorano”.

Collegato da remoto l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Vincenzo Colla, che definisce l’accordo come un “lavoro di qualità fatto insieme alle parti sociali”. “È un testo di innovazione – prosegue – vogliamo assumerci la responsabilità di raggiungere obiettivi discutendone a monte e non a valle. Questo protocollo è coerente col modello regionale: se parliamo di logistica a Piacenza parliamo di una piattaforma internazionale. È in atto una trasformazione molto forte nella logistica, che va necessariamente governata con una responsabilità condivisa. La qualificazione dell’impresa e lavoro diventa fondamentale: i lavoratori devono trovare nelle nostre imprese un ambiente favorevole, dove venga garantito il rispetto dei diritti e della legalità. Sono contento che anche i sindaci firmino l’accordo, non bisogna mai pensare che le aree di interporto siano slegate dal tessuto sociale. Come Regione siamo pronti a prendere atto e a sostenere questo progetto”.

“Siamo qui per trovare insieme soluzioni adeguate al momento storico, che possano dare una risposta concreta ed efficace”. Così la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi. “È intenzione di tutti noi – aggiunge – sostenere un mondo che ha tante sfaccettature nel quotidiano che toccano sindaci, aziende, associazioni di categoria e mondo del lavoro”. “C’è grandissima soddisfazione – dice il presidente di Confindustria Piacenza, Francesco Rolleri – per quello che è un punto d’arrivo ma soprattutto di partenza di un percorso condiviso. L’auspicio è di partire il più velocemente possibile per dare dimostrazione di concretezza”. A nome dei sindaci dei comuni della provincia è intervenuta Lucia Fontana, prima cittadina di Castel San Giovanni, che ha parlato di una “esperienza della logistica che si presenta come modello positivo, in termini di sviluppo, e si propone come modello da seguire per l’organizzazione. C’è un rapporto costante – spiega la sindaca – fra l’amministrazione e la gestione della logistica. Sottoscriviamo oggi l’intenzione di condividere buone pratiche”.

Presenti anche i sindacati. “Questo accordo ha una grande valenza politica – afferma Michele Vaghini, segretario generale Cisl Parma e Piacenza -. Il protocollo era fermo dal 2012, sono passati 10 anni dall’ultima sottoscrizione del protocollo per la logistica, che è il settore più importante del territorio e ha grande valenza nazionale e internazionale. Qualche miglioramento c’è stato, si è arrivati a una mappatura della logistica importante col Contratto collettivo nazionale del lavoro della logistica, che prima non c’era. Abbiamo mantenuto abbastanza sotto controllo il territorio. Oggi è fondamentale avere anche i comuni che hanno imprese di logistica nel loro territorio, è loro compito interessarsi delle condizioni per migliorare la vita dei lavoratori, che sono innanzitutto cittadini. Castel San Giovanni ha realizzato piste ciclabili, noi, ad esempio, proponiamo di istituire aree ristoro. Sono contento perché questa mediazione non era semplice, considerando tutte le parti in causa”. Presenti al tavolo anche il segretario generale provinciale Cgil Ivo Bussacchini, il segretario provinciale Uil Francesco Bighi e il segretario provinciale Ugl Pino De Rosa.

IL PROTOCOLLO – “L’intesa – spiega la Prefettura – prevede la mappatura degli appalti al fine di istituire l’Anagrafe Unica della Logistica e dell’Autotrasporto condivisa dalle istituzioni, nonché la promozione di alcune misure operative e strumenti quali: l’estensione della comunicazione agli Uffici Ispettivi dei contratti di appalto e subappalto di valore anche inferiore alla soglia dei 50 mila euro all’anno prevista dall’art. 11 del D.M. n. 221/2003; la definizione di linee guida da utilizzare come riferimento condiviso per la predisposizione dei contratti di appalto; la predisposizione e l’aggiornamento delle “tariffe minime” provinciali per le operazioni di facchinaggio; in particolare tenendo conto dei CCNL sottoscritti dalle OO.SS. comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, e segnatamente in occasione degli aumenti contrattuali; considerando altresì l’eventuale contrattazione di secondo livello territoriale realizzata tra le Parti firmatarie il protocollo e dalle OO.SS comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e gli effetti medi prodotti in termini salariali; la certificazione dei contratti, pratica già sperimentata con successo ed in grado di orientare, con maggiore puntualità, i controlli ispettivi; azioni di informazione e formazione, aggiornamento e prevenzione su temi relativi alla cultura giuridica e della legalità; azioni di vigilanza sui soggetti della filiera del settore della logistica e dell’autotrasporto sulle imprese appaltatrici in capo agli Uffici Ispettivi nonché, ove possibile, individuazione di azioni di premialità finalizzate a favorire buone prassi per valorizzare comportamenti virtuosi e improntati alla collaborazione proattiva verso le istituzioni di controllo e verifica”.

“Per dare attuazione al Protocollo – prosegue – si prevede la prosecuzione delle attività del tavolo composto dai sottoscrittori, il cui coordinamento istituzionale sarà svolto dalla Prefettura, affiancata da un gruppo tecnico permanente, formato dai soggetti istituzionali componenti del Tavolo, con lo scopo di implementare la mappatura dei siti e degli appalti nonché le ulteriori azioni volte a dare concreta attuazione alle finalità dell’intesa. Inoltre le parti si impegnano a riconoscere, in coerenza con quanto previsto dalla Legge Regionale n. 18 del 28.10.2016. ed in conformità a quanto previsto all’art. 42 co. 10 del CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione, nella Commissione provinciale di Conciliazione istituita presso l’ITL il luogo deputato a ricevere le comunicazioni e le parti coinvolte nei cambi di appalto, ogniqualvolta la procedura di cambio appalto non possa svolgersi presso l’Ente Bilaterale di riferimento territoriale ovvero presso l’Associazione Datoriale competente”.

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