“Trasferito in un altro Comune il 40% della nostra Casa della Salute senza avvisare”

“Scopro oggi che il 40% delle attività svolte nella Casa della Salute di Monticelli viene trasferito in un altro Comune, e io non ne sapevo nulla”. Trattiene a fatica la rabbia Gimmi Distante, sindaco di Monticelli, nello scoprire che il piano di razionalizzazione Ausl per far fronte all’aumento delle bollette inizierà dalla Bassa. Alcune attività – come le visite specialistiche e gli ambulatori – verranno spostati nella Casa della Salute di Cortemaggiore. “Il direttore Bardasi ha detto che si tratta di scelte che non ridurranno il servizio. Ma il doversi spostare in un altro Comune avrà proprio questo effetto, quello di ridurre il servizio – afferma -. Nel mio Comune ho già notato un aumento del 300% dei costi delle bollette, ma ho deciso di non toccare nulla, nel previsionale, per garantire i servizi sociali e le scuole. Con quale criterio è stata fatta questa scelta e perché non è stata condivisa con noi amministratori?”.

Lo stesso disagio viene espresso da Roberta Battaglia, sindaco di Caorso. “Questo provvedimento avrà un effetto negativo anche sui nostri cittadini, abituati ad avere Monticelli come punto di riferimento – dice -. Noi non siamo in grado di garantire questo tipo di trasporto. Anche noi Comuni limitrofi dovevamo essere coinvolti nella decisione”. Da parte sua, il sindaco di Cortemaggiore, Luigi Merli, ringrazia l’Ausl di “aver riportato i servizi nella nostra Casa della Salute, come promesso. Capisco le posizioni dei colleghi di Monticelli e Caorso, è lo stesso disagio provato da noi, privati per anni della Casa della Salute destinata, nelle fasi più acute della pandemia, a ospitare degenti covid”.