Architettura sostenibile: in mostra all’ex Carmine i progetti degli studenti del Politecnico

Paesaggi Urbani Sostenibili. È il nome della mostra allestita dagli studenti della sede piacentina del Politecnico di Milano, che si terrà al Laboratorio Aperto Ex Chiesa del Carmine dal 10 al 12 novembre 2022, con inaugurazione giovedì 10 novembre alle ore 16.30. L’iniziativa è inserita nell’ambito del Corso di Laurea Magistrale in Architettura sostenibile e Progetto del paesaggio del Politecnico di Milano – Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni – Polo di Piacenza. La mostra sarà aperta e visitabile dal 10 al 12 novembre 2022 tutti i giorni dalle 10 alle 18 e sabato dalle 10 alle 17.30.

Due sezioni dell’Urban and landscape regeneration studio (Laboratorio di rigenerazione urbana e del paesaggio) dell’anno accademico 2021-2022 hanno lavorato sulla progettazione dello spazio pubblico in due luoghi della città di Piacenza ricchi di storia e di opportunità ma anche di problemi: il Complesso di Piazza della Cittadella-Piazza Casali e il tratto settentrionale delle Mura Farnesiane. I 19 progetti presentati presso il Laboratorio Aperto Ex Chiesa del Carmine, esempio di rigenerazione urbana cittadina nei pressi delle aree oggetto di studio, sono il frutto del lavoro di cento studenti di provenienza internazionale guidati dagli obiettivi di sviluppo sostenibile che le Nazioni Unite indicano per le città: ampi spazi pubblici verdi, sicuri e inclusivi; protezione e salvaguardia del patrimonio culturale e naturale; adattamento e mitigazione dei fenomeni causati dal cambiamento climatico; estensione delle aree sicure e accessibili per tutti i pedoni e incremento del trasporto pubblico; controllo delle acque di scorrimento superficiale.

All’interno del corso le due sezioni A e C, che comprendono ciascuna circa cinquanta studenti, hanno lavorato su luoghi importanti della città per il loro valore storico e ambientale ma che oggi sono trascurati o addirittura in condizioni di degrado. Guidati dal principio che l’ambiente costruito sia il particolare eco-ambiente della specie umana, gli studenti hanno elaborato proposte per restituire questi spazi alla comunità urbana e renderli parte di un sistema urbano vivo e pienamente godibile. Nel corso del lavoro, gli studenti si sono confrontati con molti soggetti interessati alla riqualificazione di questi luoghi: rappresentanti delle istituzioni e di associazioni cittadine, ma anche residenti, studenti e visitatori.

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Sezione A: Il complesso Piazza della Cittadella – Piazza Casali (docenti: Carlotta Fontana, Lorenzo Mari, Cinzia Robbiati; con gli architetti Letizia Anelli, Marina Foletti e Sergio Martin Salazar Abecasis, la dottoressa Alice Dalla Vecchia e il dottor Gianmarco Paris). Il complesso di Piazza della Cittadella e Piazza Casali si trova in una condizione davvero singolare: entro un tessuto costruito di estremo interesse, ricco di monumenti, attività e opportunità, lo spazio pubblico è occupato da un disordinato coacervo di traffico e parcheggi automobilistici, su cui si affacciano senza distinzione edifici insigni e fabbricati in abbandono. La progettazione degli spazi aperti ha particolarmente sviluppato i temi del godimento dell’ambiente urbano, del benessere e della sicurezza, con la previsione di proteggere e incrementare il verde esistente e di utilizzare tecniche e materiali innovativi per migliorare il microclima urbano.

Sezione C: Il “Parco delle Mura” tra Barriera Torino e Barriera Milano (docenti: Emanuela Dentis, Rossano Bolpagni, Raffaella Laviscio; con gli architetti Mauro Mazzali e Andrea L’Erario). Il tema del laboratorio riguarda una proposta progettuale per l’area urbana che interagisce con il sistema di fortificazioni del quadrante Nord-Ovest (da Barriera Torino a Barriera Milano). Il nuovo progetto del Parco delle Mura vuole implementare le aree verdi della città, contribuendo a dare una risposta significativa alle attuali sfide ambientali. Il nuovo parco dovrà diventare un vero e proprio punto di riferimento per il quartiere, oltre che un luogo di socializzazione e di svago, un’operazione di rigenerazione con interventi, iniziative e attività, finalizzata a rendere il parco un luogo di aggregazione. L’idea parte dagli interventi architettonici e urbanistici (sistema del verde, sistema dei percorsi, rifunzionalizzazione degli edifici esistenti all’interno del sistema difensivo dei Bastioni e delle Porte, sistema informativo, sistema di rete, ecc.) e si concentra sulla comunicazione del progetto e sulla diffusione dell’immagine del comparto urbano e dell’intera città, indissolubilmente legata alle sue fortificazioni.

I visitatori della mostra saranno invitati a indicare la proposta che preferiscono per ciascuna delle due aree.

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