Catturato il felino vagante a Gropparello, intervento dei Forestali e centro di recupero di Niviano

“Catturato l’esemplare di felino che dall’inizio del mese di ottobre vagava in Comune di Gropparello. Trattasi di un esemplare di Servàlo (Leptailurus serval) o gattopardo africano, un felino selvatico originario dell’Africa, in questo caso detenuto come animale domestico e fuggito dall’abitazione del proprietario”. Lo chiariscono, in una nota, i carabinieri forestali di Piacenza.

“Inizialmente – spiegano – si pensava potesse trattarsi di un gatto Savannah, ovvero un ibrido derivante dal Servalo, ma all’atto della cattura si è potuta constatare l’effettiva natura del felino. Segnalata la presenza in zona già dallo scorso agosto e moltiplicatesi gli avvistamenti nel mese ottobre, venivano allertati i Carabinieri Forestali di Bettola, territorialmente competente sul Comune di Gropparello che iniziavano ad effettuare numerosi appostamenti in territorio rurale prevalentemente nelle prime ore del mattino (fascia oraria in cui gli avvistamenti erano più frequenti), anche avvalendosi dell’ausilio di fototrappole e di una gabbia-trappola fornita dal CRAS di Niviano. Ad alcuni appostamenti ha preso parte anche personale del centro di recupero animali selvatici di Niviano e il proprietario dell’animale. Tali attività di monitoraggio proseguivano fino alla mattinata di mercoledì quando il felino veniva rintracciato e bloccato in località Bersani in Comune di Gropparello all’interno di un’area cortilizia privata, su segnalazione del proprietario della medesima corte. Sul posto intervenivano i Carabinieri della Stazione Forestale di Bettola, il Nucleo Investigativo Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Piacenza, i Carabinieri della Stazione di Carpaneto P.no e il CRAS di Niviano; quest’ultimo ha effettuato il recupero del felino utilizzando un sonnifero ed occupandosi poi del trasporto presso un centro adibito alla detenzione di animali esotici, nel quale l’animale verrà accudito”.

“Il Servàlo è una specie animale tutelata dalla Convenzione sul Commercio Internazionale di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione, meglio conosciuta con l’acronimo inglese C.I.T.E.S., che è stata applicata dall’allora Comunità Economica Europea con Regolamento che a sua volta nel nostro Paese è stato recepito attraverso la L. 150/1992; la detenzione di tali animali deve rispettare alcuni parametri e necessita di apposita documentazione in base alle caratteristiche degli animali stessi e la loro collocazione in appositi elenchi. Il Nucleo Investigativo Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Piacenza provvederà ai conseguenti accertamenti in materia”.

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