“Noi cittadini coinvolti quando le decisioni sono già state prese”

“Avrei preferito che questo incontro fosse stato fatto prima di aver deciso tutto, in modo di potersi confrontare con la popolazione perché noi a Casaliggio ci viviamo”. A prendere la parola è Patrizia Anselmi, residente della frazione di Gragnano Trebbiense. “Ormai, guardando le dimensioni, è più grande la fabbrica del paese. Avevo già preso parte, qualche anno fa, all’incontro in cui era stato presentato il progetto di primo ampliamento del parcheggio e ci era stato promesso anche in quella occasione che si sarebbe ridotto il traffico e aumentato il verde, oltre a ridurre gli odori avvertiti durante la campagna. Promesse che non sono state mantenute. Io chiedo che questa volta – ha detto – venga fatta una cosa bella, per non rovinare l’immagine del nostro paese. Una volta si arrivava a Casaliggio e si vedevano le colline, ora c’è solo una colata di cemento”.

“Avendo vissuto la débacle della Berni – interviene un altro residente ed ex amministratore, Gabriele Beretta – credo sia da valorizzare una realtà come Steriltom che è un’eccellenza per Piacenza, perché dà la possibilità a tantissime famiglie di lavorare. Sono molto colpito dal nuovo intervento per abbattere la C02, gli alberi invece mi chiedo se non siano troppi, perché poi vanno manutenuti. Bene anche i progetti che serviranno a togliere le auto dalle strade di Casaliggio e a creare un punto di aggregazione”. “Sono favorevole al complesso di questo progetto – aggiunge Giorgio Caritatevoli -, chiedo poi se sia stato fatto un tentativo per acquisire l’area di fianco all’impianto Steriltom (a destra, provenendo da Gragnano verso Casaliggio, ndr). Simona Botti invece chiede che sia prestata maggiore attenzione alla pulizia dell’area vicino alla fabbrica e alla ciclabile del Rotus, dove sono assenti cestini per buttare la spazzatura. Un altro residente invece ha posto ancora una volta il problema dei parcheggi in paese, oltre all’impatto acustico dello stabilimento, soprattutto negli orari notturni durante la campagna del pomodoro. “Capiamo le esigenze di espansione – ha detto – ci chiediamo però se non sia possibile adottare dei correttivi a beneficio di noi residenti”.

“E’ chiaro – replica Dario Squeri – che tutte le attività produttive hanno dei pro e dei contro, noi abbiamo cercato di mettere insieme sviluppo e ambiente. Noi l’impegno ce lo mettiamo, cerchiamo di ridurre l’impatto della nostra produzione. Ma vedete come è Amazon, quello si è allucinante e io, come presidente della Provincia (dal 1995 al 2004, ndr), mi sono sempre opposto a insediamenti di questo tipo. Lì l’asfalto utilizzato non è di certo chiaro, non ci sono bar né mense o ciclabili. Per il rumore, abbiamo installato barriere all’interno, su disposizione dell’Ausl e non ci siamo ampliati lungo la provinciale perché gli strumenti urbanistici attuali non ce lo consentono”. “L’impatto degli odori – interviene anche il sindaco Patrizia Calza – è molto migliorato e faccio presente  che la sensibilità dimostrata dall’azienda non è da tutti. Incontrarci prima di questo progetto non avrebbe cambiato le cose: è stata presentata una richiesta in base alla legge e con enti che hanno espresso un parere positivo. Ci sono altre proposte in campo, e su queste tutti i cittadini potranno esprimersi”.

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