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“Nuove opportunità dal sociale, ma servono risposte più integrate” Intervista all’assessore Corvi foto

L’attenzione per il mondo del sociale e più in generale verso le fragilità è stata fin dall’inizio un segno distintivo della redazione di “Universi”. Così nella prima riunione del nuovo anno di attività, Alex, Chiara, Micaela, Hassan (assente giustificata solo Roberta) hanno voluto intervistare il nuovo assessore al welfare del Comune di Piacenza Nicoletta Corvi. Dopo il saluto del direttore di sede del’Università Cattolica Angelo Manfredini e del professor Pierpaolo Triani, responsabile del corso piacentino di Scienze della Formazione, la parola è passata ai redattori per le domande all’assessore, coordinati da Fabio Franceschetti e Mauro Ferri.

Può spiegarci cosa l’ha spinta a interessarsi del sociale?
Sono un’educatrice professionale, se posso dire della ‘vecchia guardia’. Lo sono diventata nell’’84, ho studiato a Milano, ho lavorato per diverso tempo a Milano e dintorni soprattutto con i minori, perché era il mio principale ambito di interesse professionale. Poi mi sono trasferita a Piacenza per lavoro e ho contribuito insieme ad altri amici a costituire una cooperativa sociale, all’interno della quale sono rimasta per circa vent’anni, prima come educatrice, poi come coordinatrice e direttrice, e infine come presidente. Questa è stata per me un’esperienza totalizzante, non era soltanto un lavoro ma una vera e propria missione di vita. Dopodiché ho fatto altre esperienze: l’ultima è stata lavorare per l’associazione di rappresentanza del mondo della cooperazione, all’interno della quale mi sono occupata come direttore del coordinamento e della progettazione. Sono una mamma, ho due figli, Benedetta di 25 anni e Alessandro di 20. Ritengo che nella mia vita ci sia un filo conduttore, che sostanzialmente è questo: credo molto nella capacità delle persone e delle situazioni di evolvere, nella capacità di ciascuno di noi di perseguire il meglio per sé e per gli altri, e credo molto nella messa in rete delle persone e delle idee. Questo è il motivo per cui, quando la sindaca Tarasconi mi ha proposto di ricoprire il ruolo di assessore alle politiche sociali, l’ho vissuta come un’opportunità di evoluzione ulteriore del mio percorso sia di vita che professionale.

Unversi Nicoletta Corvi

Quale situazione ha trovato in Comune? Quali sono i progetti a cui sta lavorando nel settore sociale per le persone disabili?
Io trovo che uno dei problemi grossi da affrontare sia questo: si lavora troppo a compartimenti stagni, in maniera disunita e poco integrata. Invece credo che quando si agisce per il bene delle persone, che dal mio punto di vista è il senso della politica, bisogna che le esperienze e i servizi debbano integrarsi o perlomeno debbano dialogare tra loro. Rispetto al tema della disabilità, ci sono tanti aspetti: c’è l’ambito più di natura sanitaria, quello lavorativo, affettivo, sociale, familiare. Anche in questo caso è indispensabile mettere in dialogo i mondi, gli operatori, i vari enti. Se è vero che al centro deve starci la persona, questa deve avere intorno a sé persone ed enti che si diano da fare per dare risposte adeguate. Per la disabilità vogliamo dare vita ai cosiddetti “Stati Generali”: dobbiamo pensare a quali sono i problemi e le difficoltà che i vari cittadini vivono nella loro quotidianità e affrontarli in maniera integrata. È questo un impegno che mi sono assunta e che intendo portare avanti perché bisogna ascoltare prima di tutto i bisogni e utilizzare il metodo corretto per raggiungere le soluzioni.

E’ possibile fare qualcosa in più per risolvere il problema delle barriere architettoniche in città? Perché per noi disabili è spesso difficile girare in centro dato che i marciapiedi sono stretti, le vie sono piene di buche e mancano spesso accessi facilitati agli edifici.
La risposta è sì, con l’aggiunta che non si può fare domani mattina. Questo è un tema che riguarda soprattutto l’assessore ai lavori pubblici e al cosiddetto decoro urbano Matteo Bongiorni, che sta raccogliendo una serie di segnalazioni che arrivano nei modi più disparati. Quello che sta facendo Bongiorni è dar vita ad un canale unico per raccogliere le segnalazioni, ordinarle e individuando delle priorità per poter agire sul problema. Il tema dei marciapiedi è sicuramente complesso: significa ripensare una strada, non è come una semplice buca da riempire. Abbiamo aderito ad un progetto interessante, di cui stiamo aspettando l’esito a livello di finanziamenti, per ampliare il numero dei campi gioco accessibili ai bambini disabili. Non abbiamo voluto fare un parco dedicato esclusivamente a loro ma inserire i giochi a loro accessibili in parchi per tutti. Speriamo in un esito positivo del progetto, che porterebbe ai due nuovi spazi di gioco fruibili a tutti, in aggiunta al già esistente parco di Montecucco.

Unversi Nicoletta Corvi

Ritiene che il Pnrr sarà efficace per dare soluzione ai problemi sociali?
Il Pnrr è sicuramente un’ottima opportunità che deve generare nuove opportunità. Non dobbiamo usare questi fondi per tappare i nostri buchi ma per generare ricchezza. Accedere ai bandi del Pnrr è piuttosto complicato, in particolare nella presentazione e rendicontazione della domanda. Sono inoltre opportunità pensate dall’Unione Europea e quindi pensate inevitabilmente con un approccio trasversale. Quello su cui stiamo lavorando molto come giunta comunale è immaginare dei progetti con queste caratteristiche per cogliere le opportunità.

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede dei finanziamenti specifici per le politiche sociali sulla disabilità?
Abbiamo presentato sul Pnrr diversi progetti, tra cui uno di housing sociale per il cosiddetto “Dopo di noi” che prevede la sistemazione di alcuni appartamenti in città, e anche in questo caso stiamo attendendo l’esito del finanziamento per eseguire la ristruttrazione. Renderemo gli appartamenti accessibili alle persone con disabilità anche con carrozzina; vi è poi una parte del finanziamento che riguarda anche l’installazione di sistemi di domotica, quindi saranno appartamenti attrezzati con tecnologie avanzate. Abbiamo approvato la bozza di convenzione tra Comune e Ministero per procedere con i lavori necessari e la rendicontazione che l’Europa richiede.

Come intendete affrontare la crisi energetica per le famiglie?
Recentemente abbiamo recuperato una dote ingente di risorse, circa 439mila euro sul bando affitti del 2021, per dare alle famiglie in difficoltà un aiuto per pagare il canone e le utenze. È una prima misura ma sicuramente non esaustiva. Stiamo aspettando altri aiuti per le famiglie più fragili. L’assessore Fantini inoltre sta facendo uno studio dettagliato per mettere pannelli solari sugli edifici di proprietà del Comune con lo scopo di renderci più autonomi rispetto alla produzione energetica.

Il reddito di cittadinanza è stato utile per sostenere le persone in difficoltà?
Su questo tema voglio fare un’osservazione spesso trascurata, il reddito di cittadinanza prevede la possibilità di fornire dalle 8 alle 16 ore di lavoro di pubblica utilità alla comunità. Noi abbiamo avviato qualche percettore del reddito a questa possibilità, sono ancora pochi ma spesso non per la scarsa volontà delle persone. La normativa a questo riguardo è chiara: se stai facendo un corso di formazione, se sei una mamma con bambini piccoli, se hai un anziano in casa da questa opportunità sei escluso. Tutti gli altri possono aderire a titolo volontario.

Avete dei progetti per favorire il lavoro per le persone con disabilità?
Il tema del lavoro in sé non è prettamente comunale, se ne occupa l’agenzia del lavoro. La nuova direttrice è molto attiva su questo argomento, ha dato vita a tavoli di lavoro anche sul tema dell’occupazione dei disabili. Per quanto afferisce al Comune di Piacenza noi stiamo cercando di sostenere le persone nella ricerca attiva del lavoro attraverso la sperimentazione delle abilità nei tirocini. L’altro obiettivo che perseguiremo riguarda le cooperative di inserimento lavorativo: nel momento in cui creiamo la possibilità per le cooperative di ‘tipo B’ di avere in affidamento dei servizi, significa creare anche posti di lavoro per persone con svantaggio. L’impegno mio personale è proprio seguire questa scia, sempre nel rispetto della normativa che comunque agevola la possibilità di affidare servizi e lavori a queste realtà.

Unversi Nicoletta Corvi

Il Comune prevede di stanziare finanziamenti per favorire lo sport per ragazzi disabili?
L’assessore allo sport Mario Dadati su questo è molto interessato, crede moltissimo nel valore dello sport come ambito di espressione di tutti. Su questo faremo assolutamente degli investimenti, sui numeri ci stiamo ancora ragionando, comunque abbiamo un’attenzione molto alta su questo tema.

Vorremmo infine sapere se il Comune può organizzare delle iniziative rivolte ai disabili che amano scrivere per favorire il nostro bisogno di esprimere le nostre capacità e sviluppare le nostre passioni.
Certamente, potremmo partire dall’idea di organizzare un’iniziativa all’interno delle biblioteche comunali. Mi prendo questo impegno, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e gli altri miei colleghi.

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