Un’ordinaria giornata di aria irrespirabile, restano in vigore le restrizioni emergenziali

Un’ordinaria domenica di aria irrespirabile su Piacenza e la pianura padana. Questa volta la foto è stata scattata dall’alta Val Riglio, tra Bettola e Gropparello a quota di circa 800 metri, e ritrae sotto il profilo cromatico la situazione: il cielo blu che si contamina di viola man mano che si avvicina al suolo e l’aria che si fa opaca. I piacentini nella stagione invernale, in assenza di vento e di pioggia, sono costretti ad assumere la propria “dose” quotidiana di polveri e ben poco possono fare le misure di contenimento.

Il bollettino odierno di Arpae ha confermato le misure emergenziali già in vigore, prolungandole fino a mercoledì 30 novembre. I livelli di Pm10 negli ultimi giorni sono stati elevati: sforamenti continui, picchi monstre che hanno toccato gli 80 microgrammi per metro cubo – agevolati anche dalla stasi dei venti e delle precipitazioni – ci costringono a respirare un’aria a dir poco malsana. Le misure emergenziali prevedono lo stop ai diesel Euro 4, l’obbligo di non superare i 19 gradi centigradi nelle case, negli uffici, e in altri luoghi chiusi. Sotto i 17 gradi nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali. Qui i dettagli. Il livello soglia da non superare è di 50 microgrammi per metro cubo. Nei mesi di ottobre e novembre a Piacenza la soglia si è superata ben 14 volte, ciò vuol dire che per circa un giorno su 4 abbiamo respirato aria estremamente inquinata. Negli altri giorni, sono rari i casi di aria pulita, nei giorni immediatamente successivi a precipitazioni intense – un solo episodio rilevante negli ultimi mesi – mentre spesso siamo andati molto vicino al livello soglia, con valori fra i 40 e i 50 microgrammi al metro cubo.

Mercoledì 30 novembre ci sarà un nuovo bollettino Arpae. In attesa del responso delle centraline di rilevamento, la situazione è in ogni caso negativa. Se non ci saranno precipitazioni o venti – pioverà poco o nulla nei prossimi giorni in città – la qualità dell’aria sarà destinata a rimanere pessima o, nel migliore dei casi, mediocre.