“Chi va in pensione non viene sostituito” Medici e dirigenti in piazza contro i tagli alla sanità

“Salviamo la sanità pubblica”. Medici, veterinari e dirigenti sanitari scendono in piazza giovedì 15 dicembre a Roma “per difendere il diritto alla salute e il diritto alle cure”. La manifestazione intersindacale vede la partecipazione di Anaao Assomed, Cimo-fesmed (Anpo, Ascoti, Cimo, Cimop, Fesmed), Aaroi-Emac, Fassid (Aipac, Aupi, Simet, Sinafosnr), Fp Cgil medici e dirigenti Ssn, Fvm (Federazione Veterinari e medici), Uil Fpl coordinamento nazionale delle aree contrattuali medica, veterinaria sanitaria.

A Piacenza, nella sala Guido Rossa della Camera del Lavoro, si è tenuta una conferenza stampa per illustrare le ragioni della mobilitazione. “Mettiamo in evidenza – afferma Giovanni Bologna (Anaao) – il grande definanziamento regionale che non consente al mondo della medicina di sostenersi. Sensibile la riduzione del personale: a chi va in pensione e non viene sostituito si aggiungono le numerose dimissioni di chi trova offerte migliori altrove”. Mino Lanza (Fp Cgil medici di Piacenza) spiega che “Le ragioni della nostra manifestazione partono dalla progressiva demolizione del servizio sanitario nazionale degli ultimi vent’anni. Da qui al 2025 avremo un finanziamento della spesa sanitaria pari al 6,2% del Pil, nettamente inferiore rispetto all’8% del periodo pre-Covid e rispetto alla media europea. Inoltre – aggiunge Lanza – tra il 2010 e il 2019 abbiamo perso 45mila dipendenti del servizio sanitario nazionale, solo parzialmente e provvisoriamente recuperati durante la pandemia. C’è una cattiva programmazione che parte dalle scuole di specializzazione di medicina e rientra in una lenta e voluta – prosegue – erosione di un impianto che negli anni è stato costruito per dare risultati eccellenti in termini di tutela della salute dei cittadini. Progressivamente, ai cittadini è stato sottratto il diritto fondamentale alla salute. Saremo in piazza giovedì per salvare il diritto che i nostri padri hanno faticosamente conquistato”.

“Mi faccio portavoce dei giovani medici – dichiara Alessandra Cocconi (Cimo Fesmed) – che si laureano con la missione principale di garantire il diritto alle cure. Notiamo una mancanza di programmazione a breve e a lungo termine, e questo non può che creare in noi un senso di sfiducia verso il futuro. Vogliamo combattere per difendere la sanità pubblica”. In conclusione, Piergiorgio Turchio (Federazione patologi clinici, radiologi, medici del territorio, farmacisti, psicologi e altri dirigenti, Fassid) ha ricordato come le figure professionali che fanno capo alla sua confederazione siano, seppur non in primissima linea, comunque indispensabili per il corretto funzionamento dell’intera macchina del sistema sanitario. “Non è sufficiente ciò che arriverà dal Pnrr nell’ambito del Patto tecnologico, l’urgenza in questo momento è risolvere la carenza di personale”. La manifestazione si svolgerà giovedì 15 dicembre a Roma, in piazza Santi Apostoli, dalle 14 alle 16.

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