Contro lo spopolamento dell’Appennino si cercano “Idee ad alta quota”

Lo spopolamento dell’appennino da parte dei giovani è ormai evidente, mancano i servizi sia legati al lavoro che al tempo libero e le opportunità di lavoro vengono sempre meno. Queste le cause principali che portano i nostri territori ad essere abbandonati, identificate dagli operatori coinvolti nel nuovo progetto triennale “Dalla Trebbia al Nure: idee ad alta quota”, presentato in conferenza stampa nel pomeriggio del 1° Dicembre dall’ unione montana valli Trebbia e Luretta, unione Alta Valnure, la Regione Emilia Romagna, la cooperativa Eureka, La Magnifica Università di Valnure soc. coop. di comunità. 210mila euro l’importo previsto sul prossimo triennio, di cui il 50% circa finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con l’obiettivo di proporre azioni concrete e di incrementare le offerte ricreative e lavorative della fascia di età tra i 14 e i 35 anni, dei residenti dell’alta Val Nure e alta Val Trebbia.

Roberto Pasquali, presidente dell’Unione Montana Valli Trebbia e Luretta evidenzia il grave spopolamento delle aree montane, testimoniata anche dalla forte diminuzione delle iscrizioni alle scuole e ribadisce la necessità di trovare soluzioni concrete.
Ad illustrare le ipotesi d’azione i referenti del progetto: Sergio Segalini di Eureka per la parte socioeducativa, Samuele Bortolotto e Gabriele Gioia della Magnifica Università di Valnure per le iniziative formative rivolte al lavoro.
Eureka partirà con il potenziamento dei servizi aggregativi di Valnure e Valtrebbia, con la creazione di un equipe “multiprofessionale” che possa approcciare i vari territori, proponendo laboratori ai ragazzi più isolati; altra iniziativa consterà nel proporre una sorta di distaccamento dell’ufficio del lavoro itinerante, con il compito di aiutare i ragazzi a compilare curriculum, ad approcciare eventuali colloqui di lavoro o a scrivere un progetto. Non da meno saranno le iniziative di cittadinanza attiva, realizzabili attraverso il coinvolgimento dei giovani nell’individuazione di passeggiate da studiare e trasformare in percorsi che possano essere fruiti anche da categorie fragili e diventare itinerario per le scuole. Partire dall’aggregazione per far emergere nuove iniziative, e da li uno sviluppo imprenditoriale. Questa la parte messa in campo dalla Magnifica Università di Valnure. Un percorso strutturato per capire cosa significa “mettersi in proprio”, strutturato attraverso “lezioni di impresa” supportate da moduli multidisciplinari, che spaziano dagli aspetti amministrativi, del marketing e della comunicazione, giuridico-normativi, proposti attraverso una preventiva mappatura dell’interesse specifico dei partecipanti; l’ambizione è quella di mettere a terra dei progetti strutturati, trasformando le idee in veri e propri progetti di impresa.

Prossimo step gli incontri per presentare il progetto alla cittadinanza di Alta Val Nure, Alta Val Trebbia e Val Luretta, e a seguire l’avvio dei laboratori partecipativi e del servizio informativo.

Come sottolineato in chiusura dalla responsabile dei Servizi Sociali dell’Unione Montana Valli Trebbia e Luretta Lucia Mazzocchi, questo progetto si configura come il proseguimento e rinforzo di molteplici attività avviate negli scorsi anni principalmente sulla scuola superiore di Bobbio e sul centro di aggregazione di Travo e che hanno portato reali benefici; con questa nuova azione si vanno ad aggiungere il centro aggregativo di Ponte dell’Olio, e i nuovi in corso di creazione a Bettola e Ferriere.

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