“Ok dalla Difesa all’utilizzo delle ex Scuderie di Piazza Casali”

“Ci è arrivato l’ok dal ministero per le scuderie di Maria Luigia”. L’annuncio del sindaco Katia Tarasconi nel corso del tradizionale incontro con la stampa di fine anno nella sala del consiglio comunale a Palazzo Mercanti. L’accordo col Ministero della Difesa è la condizione necessaria per l’utilizzo dell’attuale edificio di proprietà statale. L’obiettivo dell’amministrazione è infatti il trasferimento delle attività commerciali del mercato coperto di piazza Casali nell’ex scuderia militare della caserma Nicolai, che consentirebbe ai negozianti di rimanere nel luogo hanno sempre operato. Una soluzione che permetterebbe inoltre di abbattere il mercato coperto, ricavando posti auto e dando una visibilità finalmente adeguata all’ex Chiesa del Carmine. L’area era al centro del finanziamento del bando periferie e il progetto iniziale prevedeva la ricostruzione del mercato coperto, ma le intenzioni iniziali sono mutate con la richiesta di spostare nelle ex scuderie le attività commerciali.

Impostazione ribadita anche durante presentazione in consiglio comunale delle linee di mandato a metà novembre. In quella circostanza Tarasconi aveva detto: “Tengo molto anche alla riqualificazione Piazza Cittadella, a breve saremo in grado di definire l’iter da prendere con le scelte sul mercato di piazza Casali, stiamo portando avanti l’ipotesi, che sta prendendo piede, di fare i lavori per adeguare le vecchie scuderie di Maria Luigia, spostando le attività commerciali oggi presenti nel mercato coperto: siamo convinti di fare un investimento su un bene già esistente anche per il futuro, invece di edificare ulteriormente”.

LA NOTA DEL MINISTERO DELLA DIFESA – Scuderie ducali di Maria Luigia, autorizzata la cessione al Comune – Nuova vita per le Scuderie ducali di Maria Luigia, nell’ambito del più ampio progetto di riqualificazione di piazza Cittadella e piazza Casali: è datata 20 dicembre la lettera del generale Michele Caccamo, direttore della Task Force del Ministero della Difesa per la valorizzazione degli immobili, l’energia e l’ambiente, con cui si conferma la disponibilità – previa la riconsegna all’Agenzia del Demanio – a cedere il fabbricato al Comune di Piacenza. Si tratta di tutta la porzione di scuderie da cielo a terra, la fascia esterna a verde verso Palazzo Farnese e il primo cortile interno adiacente all’ala sinistra

IL PROGETTO: UNA NUOVA GRANDE PIAZZA PER PIACENZA – L’approvazione della richiesta avanzata dall’Amministrazione comunale concretizza, così, l’idea di individuare nelle Scuderie ducali la futura collocazione, più funzionale e suggestiva, del mercato alimentare di piazza Casali, abbandonando il progetto – previsto dal Bando Periferie – di edificare una nuova sede. “La rigenerazione delle Scuderie, luogo antico e bellissimo che potrà essere restituito alla comunità e alle attività commerciali, ristorative e artigianali che rappresentano un’eccellenza del territorio – sottolinea la sindaca Katia Tarasconi – ci consentirà di lasciare libera e pienamente fruibile piazza Casali, favorendone la percezione e l’utilizzo come un unicum con piazza Cittadella: una nuova, grande piazza nel comparto Nord del centro storico, in cui i complessi monumentali di Palazzo Farnese e della ex Chiesa del Carmine possano dialogare ed emergere, in un contesto vitale e frequentato”.

“E’ un percorso che va considerato in un’ottica d’insieme”, precisa l’assessora all’Urbanistica Adriana Fantini: “A partire dal mercato alimentare, che all’interno delle Scuderie potrà trovare una sistemazione ideale per promuovere le tipicità della nostra enogastronomia, si realizza un progetto in linea con le tendenze europee, che negli storici mercati coperti delle città vedono anche un luogo di consumo. Basti pensare alla Boqueria di Barcellona, per fare solo l’esempio più conosciuto, ma si tratta di un modello che, pur con proporzioni e dimensioni variabili, è replicato con successo in tantissimi Paesi, diventando polo di attrazione turistica e servizio quotidiano di qualità per tutti i cittadini”. Si aggiunge, inoltre, la possibilità di utilizzare l’area verde esterna, prospiciente Palazzo Farnese, prevedendo ulteriori posti a sedere.

SECOLI DI STORIA CHE GUARDANO AL FUTURO – Il comparto Nord di Piacenza è un quadrante della città storica, comprendente piazza Cittadella, Palazzo Farnese, un tratto delle mure cinquecentesche, le chiese di San Sisto e del Carmine – oggi Laboratorio Aperto – con i rispettivi chiostri. Cartografia risalente al 1862 mostra questa zona caratterizzata da aree verdi, con corsi d’acqua canalizzati, orti e un numero esiguo di abitazioni nei dintorni degli storici complessi citati. Proprio nell’Ottocento, con l’arrivo delle truppe francesi (1802-1814) è avvenuta la trasformazione degli edifici ecclesiastici ad uso militare o ospedaliero; restavano di norma destinate a scopo religioso le chiese parrocchiali, tra cui anche San Sisto, il cui adiacente monastero venne però adibito a caserma, così come il Carmine – di proprietà comunale – e le Scuderie ducali di Maria Luigia, incluse nella Caserma Bixio. La storia stessa di piazza Cittadella, così strettamente legata a funzioni di difesa – da insula romana a borgo medievale di “navaroli”, dalla “tagliata” trecentesca dei Visconti a protezione della loro rocca, sino alla breve dominazione pontificia e dei Farnese – l’ha resa nel corso dei secoli un luogo non abitualmente fruito come spazio pubblico condiviso. Al tempo stesso, hanno la configurazione di piazza – richiamando la tipologia chiusa, rinascimentale – i cortili delle aree militari. Le Scuderie ducali volute da Maria Luigia d’Austria, furono costruite all’interno della zona militare, nella porzione Est dell’attuale caserma Nino Bixio, sull’area dell’antico teatro dei Farnese che era stato inaugurato nel 1583 e,, destinato non solo agli spettacoli di corte, poteva accogliere sino a 1600 spettatori. Rilievi recenti del Politecnico di Piacenza hanno permesso di ricostruire le dimensioni reali del teatro, distrutto nel 1798 da un incendio che preservò unicamente il camminamento che lo collegava a Palazzo Farnese e il Casino dei Virtuosi, che ospitava attori e compagnie teatrali. L’area venne quindi utilizzata, sino al 1832, per spettacoli all’aperto, sino a quando Maria Luigia vi fece realizzare le Scuderie destinando il Casino dei Virtuosi a residenza degli scudieri. Le scuderie si presentano come un’aula a tre navate, su colonne di granito, con nicchie per ospitare le teste dei cavalli e bacili di marmo per abbeverarli. I tre arconi esterni, visibili sulla piazza, servivano come accesso alle stalle, da cui i duchi potevano accedere al camminamento per rientrare a Palazzo Farnese. Il collegamento rimase in piedi fino all’Unità d’Italia, per poi essere demolito. Tra piazza Cittadella e il complesso del Carmine, fino al 1845, non c’era un unico spazio vuoto: vi si trovavano infatti le Poste dei cavalli (rimane ancora oggi la via Posta dei cavalli), le scuderie pubbliche e, appunto, quelle private dei duchi; inoltre esisteva ancora il recinto del teatro. Dopo la distruzione delle poste e delle scuderie, si assistette alla progressiva costruzione di edifici militari, che si andavano ad aggiungere alle scuderie ducali e ai chiostri di San Sisto. A ricordo della presenza di cavalli, nella zona del Carmine rimarranno a lungo macellerie equine; non a caso la “piccola di cavallo”, piatto della cucina tradizionale, deriva dall’abbondanza di cavalli nella nostra città.