Piace, sotto l’albero tre punti e nuove speranze: la rimonta è possibile COMMENTO

La gara con Pergolettese era iniziata nel migliore dei modi: dopo soli 4′ il Piacenza era già in vantaggio. Per una manciata di minuti ci eravamo illusi che il girone di ritorno segnasse la svolta tanto attesa, ovvero di vedere una squadra solida, grintosa ed aggressiva. L’illusione durava poco, perchè la partita ritrovava presto l’equilibrio iniziale sia nel gioco che nel risultato.
 Era palese come i biancorossi cercassero di imporre il loro gioco, ma le assenze dei vari Nava e, soprattutto, Gonzi e Persia, non garantivano quella continuità e lucidità necessaria per imporsi ad una Pergolettese non certo irresistibile, ma intraprendente e dinamica.

Il Piacenza, però, pur nei suoi limiti, è squadra di carattere a cui non ha mai fatto difetto spirito agonistico e volontà di vittoria. Così la ripresa la vedeva insistere nella ricerca di una affermazione che sembrava davvero a portata di mano. Ci voleva, però, una doppia prodezza (la prima davvero splendida) di Morra per concretizzare l’obiettivo che, a nostro avviso, acquista un notevole significato invista della sosta, della riorganizzazione societaria e, soprattutto, della riapertura del mercato.
 La partita ha ribadito quello che andiamo dicendo da parecchio tempo e che, cioè, le possibilità di salvezza del Piacenza sono più concrete di quanto si creda perchè la squadra, salvo rare eccezioni, ha sempre dimostrato di tenere il campo di fronte a chiunque. Inoltre ha uno spirito mai domo che può essere un’arma importante, se non decisiva. Infine perchè è guidata con buon senso e saggezza da un ottimo allenatore.

Unico neo la mancanza di pubblico: anche oggi molto scarso. Addebitiamo il fenomeno alla giornata particolare, ma, in futuro, anche la tifoseria dovrà essere parte attiva in una rimonta difficile ma tutt’altro che impossibile. Sotto l’albero il tifoso piacentino trova preziose e confortanti speranze.

Luigi Carini