“Quasi 600 firme per dire no all’ospedale in area 5. Il sindaco non ci hai mai ricevuti”

Quasi 600 firme raccolte per dire no all’ospedale in area 5. A farsi promotori dell’iniziativa Mattia Lombardi e Fabio Improta, due residenti della zona interessata dall’intervento, qualora la decisione dell’amministrazione Tarasconi di spostare il nuovo ospedale dall’area 6 in zona Farnesiana (come deciso dalla Giunta Barbieri) alla 5 dovesse concretizzarsi.

“Le 570 firme sono state raccolte al 90% in zona Stadio – Madonnina – spiegano Lombardi e Improta -, da parte dei residenti c’è molta preoccupazione rispetto alle ripercussioni sulla viabilità nel quartiere. Stiamo parlando di un ospedale che dovrà essere raggiungibile da tutta la provincia e già adesso il traffico è intenso, alla mattina e in occasioni di eventi sportivi, per non parlare di quello generato dagli insediamenti già presenti, come il supermercato Galassia e l’Uci Cinemas”.

“Non capiamo perché il nuovo ospedale debba essere realizzato all’interno di un contesto urbano, che offre poche possibilità di espansione e sembra essere la ripetizione di errori già compiuti in passato – sottolineano i due cittadini -. Noi pensiamo che sia meglio l’area 6. C’è poi un tema di costi: si passerà da un milione a oltre 4 milioni di euro per il costo dell’area, ed è stato commissionato uno studio di fattibilità per valutare lo spostamento del nuovo ospedale”.

“Le vere motivazioni rispetto a questa decisione – aggiunge Improta – non sono ancora venute a galla. Avremmo voluto discuterne con il sindaco Tarasconi, ma nonostante siano due mesi che mandiamo pec non siamo mai stati ricevuti e non abbiamo avuto risposta. Le nostre uniche interlocuzioni sono state telefoniche, nessun atto formale”.

Patrizia Barbieri, ex sindaco e ora capogruppo della civica che porta il suo nome, sottolinea come queste riflessioni possano essere utili rispetto a una discussione sulla sanità, sulla scorta dell’audizione richiesta del direttore generale dell’Ausl di Piacenza, Paola Bardasi. Barbieri, come la capogruppo di FdI, Sara Soresi, sottolinea poi la mancata disponibilità di Tarasconi ad incontrare i promotori della raccolta firme. “E’ sgradevole che non siate stati ricevuti – afferma Soresi – soprattutto da chi fa dell’ascolto dei cittadini il proprio cavallo di battaglia”.